La USS Theodore Roosevelt è stata ritirata dal Golfo Persico. E’ quanto hanno comunicato, pochi minuti fa, dalla Marina Militare degli Stati Uniti.
Con l’uscita della Roosevelt, gli USA non hanno alcun vettore in Medio Oriente. Ciò non accadeva dal 2007. Il Pentagono, per quella che sembrerà una sorta di dietro front degli Stati Uniti nella lotta in Siria ed in Iraq contro l’Isis, ha assunto questa decisione in uno dei momenti più delicati della guerra. Un’altra portaerei, con relativo gruppo da battaglia, giungerà nel Golfo poco prima che finisca il prossimo inverno, cioè nel 2016.
“La Marina non ha avuto altra scelta che ritirare il proprio vettore, logorato dai continui interventi in tutti i teatri di crisi dove sono impegnati gli USA. I ritardi accumulati nella manutenzione non possono più attendere. Garantiremo comunque il nostro supporto all’interno della coalizione e rispetteremo gli impegni presi”.
Appare però evidente che la capacità offensiva degli Stati Uniti nel Medio Oriente è fortemente ridimensionata come non accadeva dal 2007. La Roosevelt riporta in patria 5.000 soldati e 65 aerei da combattimento, fino a ieri impegnati nei raid contro l’Isis. Secondo il Pentagono, i raid continueranno dalle basi in Turchia.
Ci si chiede però con quali forza gli Stati Uniti intendano continuare a colpire lo Stato islamico, considerando che l’Air Force potrebbe disporre di poco meno di venti F-16 in quelle basi. Quel vuoto lasciato da quei 65 aerei da combattimenti riportati in patria, non potrà essere colmato in alcun modo dalla coalizione.
La Theodore Roosevelt era schierata con la Quinta Flotta degli Stati Uniti. Se a questo consideriamo la sospensione del programma “train and equip” (annunciata poche ore fa) dei ribelli siriani, possiamo affermare, dati alla mano, che da oggi Putin è il padrone del Medio Oriente, con una capacità militare che non eguali nella Regione. E forse questo, era l’obiettivo dei russi, fin dal principio.
Da domani inizia una nuova fase nella guerra contro le fazioni ostili ad Assad e a dettare le regole saranno soltanto i russi.
(foto: US Navy)