Il dado è tratto. Abbiamo sperato che la Storia russa (ed il suo “partito” al Cremlino) contassero, ma è prevalsa una diversa fazione, quella interventista.
Cerchiamo di fare chiarezza su alcuni aspetti...
1) La decisione non è né di oggi, né di ieri, è stata presa con molti mesi, se non anni di anticipo, data compresa.
2) Parlare dunque di “prese in giro” da parte del presidente russo in quanto annunci o discorsi sarebbero stati confezionati giorni prima della messa in onda è semplicemente ridicolo. Un Capo di Forze Armate non può perdere tempo con un discorso – anche se destinato (che piaccia o no) ad entrare nella storia – nel momento più critico: va confezionato alla perfezione in anticipo.
Ricordiamo poi a ministri de noantri che non vogliono nemmeno ascoltare il termine, l’insegnamento di uno dei migliori strateghi del nostro continente, von Clausevitz: “la Guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi”. Tocca dunque alla nostra politica? Quella del dialogo e del ripudio dell'utilizzo della forza? Dio ci aiuti…
Le azioni russe sul terreno, per quello che appare al momento, sono impeccabili strategia e tattica militare.
Quello che non convince è la facilità con cui è servita su un piatto d’argento l’Ucraina, condita da una sostanziale “scarsa assertività” quanto a deterrenza: nessuna linea rossa invalicabile che avrebbe portato a conseguenze "cinetiche" è stata segnata in mesi di piccola politica e fanciullesca diplomazia.
I russi sono maestri di molti “giochi” tattici, operativi e strategici come la “Маскировка”, di cui abbiamo scritto (vedi articolo), ma anche tradizionali come quello degli scacchi...
Ebbene, sapete qual è il pericolo maggiore per un professionista? L’eccessiva fiducia in se stesso! Può portare ad errori piloti, ingegneri, medici e lavoratori ad ogni livello ed in ogni campo professionale… e le tragedie della Storia ci insegnano che i politici non ne sono immuni.
Lo scenario fino a pochi giorni addietro era questo:
• la maggiore potenza militare del pianeta e la sua Allenza pronte ad scatenare… “sanzioni”;
• la preda ucraina in rassegnata attesa e senza più velleità Atlantiche;
• NATO ed Europa divise;
• indipendenza (de facto) delle repubbliche separatiste realizzata.
Lo scenario oggi è:
• “Gli Usa e gli alleati risponderanno in modo unito e deciso”;
• la preda ucraina si prepara ad una lunga resistenza, sicuro membro futuro della NATO;
• NATO ed Unione Europa ricompattate;
• indipendenza delle repubbliche separatiste in secondo piano
Il governo di una potenza nuovamente alla ribalta come quella russa non potrebbe mai essere rovesciato da elezioni. Potrebbe esserlo da una imprevista quanto imperdonabile sconfitta?
Se fosse dunque una (geniale) trappola?
Foto: Cremlino