Lo scorso 16 febbraio, il Congresso degli Stati Uniti ha dato il via libera alla vendita di armamenti all’Egitto, per un valore totale di 197 milioni di dollari.
La commessa riguarda missili superficie-aria a corto raggio RIM-116 (foto), da installare su unità navali della Flotta egiziana (tra cui probabilmente anche le ex Marina Militare Bianchi e Schergat).
Tale accordo dimostra come Washington veda nell’Egitto un partner di fondamentale importanza geopolitica per la regione mediorientale.
Tuttavia gli egiziani non si rivolgono solo agli americani per acquisire armamenti. Infatti, recentemente i francesi hanno venduto all’Aeronautica egiziana i missili da crociera aria-superficie SCALP-ER. Queste armi verranno montate a bordo dei caccia multiruolo Rafale, anch’essi acquistati da Parigi, permettendo così agli egiziani di poter disporre di ordigni stand-off. Come per Washington, anche per i francesi l’Egitto riveste un ruolo strategico, soprattutto in chiave anti-turca (si pensi all’accoglienza riservata al presidente al-Sisi in visita all’Eliseo).
Inoltre Parigi e il Cairo si trovano alleati in numerosi contesti geopolitici, come la Libia e il Mediterraneo Orientale, dove sostengono la Grecia nelle rivendicazioni delle proprie acque territoriali.
Foto: U.S. Navy