Il presidente cinese Xi Jinping ha annunciato un taglio di 300.000 militari durante la parata militare per celebrare il 70mo anniversario della fine della seconda guerra mondiale e la vittoria sul Giappone.
"La Cina per quanto forte diventi non cercherà mai l'egemonia sugli altri Paesi".
Per le celebrazioni di Pechino non erano presenti leader occidentali. Vi si sono tuttavia recati il presidente russo Vladimir Putin e il segretario dell'Onu Ban Ki-moon.
L'Esercito Popolare di Liberazione, secondo varie fonti, avrebbe oggi in organico circa 2.300.000 persone.
Alla parata hanno partecipato 12.000 soldati, 500 veicoli militari, oltre 200 aerei e circa un migliaio di militari stranieri provenienti da 17 paesi.
L'intervento non è una novità nel gigante asiatico: nel 1985 ridusse le forze armate di un milione di soldati nel tentativo di concentrarsi sullo sviluppo economico e rafforzare la qualità delle truppe. Nel 1987 gli uomini e donne della Difesa furono portati a un totale di 3,235 milioni da 4,238 milioni. Nel 1990, il numero fu abbassato a 3.199.000, con un taglio complessivo di 1.039.000 militari. Nel 1997, la Cina ha ridotto le truppe di oltre mezzo milione di unità nell'arco di tre anni, riducendo il totale a 2,5 milioni. Tra il 2003 ed il 2005 ulteriore taglio di 200.000 effettivi, ridimensionando l'Esercito Popolare di Liberazione a 2,3 milioni, il minor valore nella storia del paese.
L'evento del V-Day si è concluso con il rilascio di 70.000 colombe bianche e 70.000 palloncini sopra piazza Tien'anmen nel centro della capitale.
(foto: Ministry of National Defense of the People's Republic of China)