La Royal Navy ha bisogno di 4.000 marinai per mantenere operativa la sua flotta. La RAF ha bisogno di personale specializzato per i suoi aerei a terra. Quella dello stato maggiore inglese potrebbe sembrare una chiamata alle armi, ma è piuttosto una necessità logistica: deve essere capace di mantenere lo status quo. Sopratutto in vista del futuro.
La marina di sua Maestà si trova di fronte ad un grave problema: deve reclutare marinai in vista dell'imminente entrata in servizio delle sue nuove navi da battaglia. Prossima al varo la portaerei classe HMS Queen Elizabeth (foto), 280 metri per 65mila tn. Accoglierà fino a 40 F-35 B STOVL (short take-off and vertical landing) e richiederà un equipaggio di 700 effettivi come la sua gemella HMS Prince of Wales, che dovrebbe entrare in servizio tra due anni. In cantiere anche il nuovo pattugliatore d'alto mare (OPV) HMS Trent, entrata i servizio prevista anch'essa nel 2018.
Il vice ammiraglio Sir Jeremy Blackham ha riferito: "Dal punto di vista navale c'è un problema serio (...) ho parlato con il comandante della flotta che mia comunicato la necessità di 3.500/4.000 affettivi per riuscire a gestire la flotta in maniere adeguata." Ha poi aggiunto che "sarebbe impossibile inviare le navi in mare senza l'equipaggio completo (...) e in assenza di un numero adeguato i marinai dovrebbero prestare servizio a rotazione di nave in nave: il che significherebbe periodi di servizio più lunghi e maggior assenza dalle famiglie."
Questa dichiarazione tiene anche conto del prossimo futuro. Entro il prossimo decennio la Gran Bretagna infatti ha intenzione di arrivare a schierare sette sottomarini nucleari classe Astute, i quali richiederanno ulteriori equipaggi.
Questa carenza di personale è diretta conseguenza dei tagli alla Difesa operati dal governo nel 2010. Tagli dei quali ha risentito anche la Royal Air Force.
Sir Michael Graydon, ex capo di stato maggiore della RAF, ha esternato la sua contrarierà rispetto i tagli alla Difesa commentando: "Tagli e concorrenza hanno spinto il personale specializzato in Australia e Nuova Zelanda (...) Non c'è dubbio che saremo costretti a mobilitare, e convincere gente da tutto il mondo per riempire i buchi lasciati. Dovremo riportare indietro molti dei ragazzi che avevamo perso."
La RAF intende restare in bolletta mantenendo fino al 2025 le squadriglie di Tornado più recenti, ritenuti da Sir Graydon ottimi apparecchi perfettamente capaci di servire il loro ruolo, insieme alla prima tranche di Typhoon (53), per arrivare ad un totale di 127 jet da poter schierare in prima linea. Il tutto è necessario nella possibilità di un incremento di forze da impiegare nella guerra all'IS.
Il segretario della Difesa Michael Fallon ha assicurato per ora alla Royal Navy la possibilità di contemplare solo 600 nuovi effettivi rispetto ai 2.500 richiesti, e a patto che la controparte mandi in congedo 300 ufficiali.
In attesa delle verdetto ufficiale della Difesa, che verrà pubblicato alla fine del prossimo mese, il viceammiraglio ha concluso con l'appello: "Non stiamo chiedendo più bombe o più proiettili, ma ciò che serve per una strategia adeguata che contempli: soft and hard power."
(foto: MoD UK)