La scelta della Corea del Sud

29/03/15

La situazione geopolitica della Corea del Sud, è cruciale per gli equilibri asiatici. È una nazione dinamica che desidera porsi come leader globale nella tecnologia, nelle arti e nel 2018 ospiterà i Giochi Olimpici.

La Corea del Sud potrebbe svolgere un ruolo importante come mediatore fra Oriente ed Occidente, agevolando la costruzione di un ponte ideale tra il confucianesimo ed il capitalismo. È una società tradizionale che si arricchisce sfruttando le implementazioni tecniche e la globalizzazione, senza però divenirne dipendente.

L’alleanza militare con gli Stati Uniti, è una condizione che la rende invisa al centro di potere più importante dell’area: la Cina.

La presenza statunitense è stimata in circa 28.000 unità, e ciò genera la necessità della governance USA di proteggere i connazionali oltre che, ovviamente, la Corea del Sud. Per questo è in programma l’installazione di un nuovo sistema antimissile: Il THAAD, Terminal High-Altitude Area Defense.

Il sistema, chiamato anche "Kinetic Kill", può distruggere il missile avversario con una non facile collisione aerea. La Lockheed Martin, l’azienda costruttrice, dichiara un raggio di azione di 200 km, un'altitudine operativa di 150 km ed una velocità massima di Mach 8.24.

Il punto di forza è nel radar a banda X “AN/TPY-2”, sviluppato e realizzato da Raytheon. Si stima che si tratti del più grande radar a banda X trasportabile al mondo. L’attuale difesa della Corea del Sud è affidata ad una integrazione fra i sistemi Aegis e Patriot, e sono posti sotto il comando congiunto di entrambi i paesi.

Principalmente, i due sistemi d’arma non coprono totalmente lo spazio aereo coreano, in quanto non dispongono della capacità di intercettare ed abbattere un vettore intercontinentale ad alta quota ed a lunga distanza. Di fatti una mancata protezione dello strato esterno che dovrebbe essere affidata al THAAD.

Dal punto di vista strettamente militare, l’istallazione del sistema d’arma è un atto di prudenza a contrasto del leader della Corea del Nord Kim Jong-un, ma politicamente potrebbe incarnare una iniziale flessione alle aspirazioni ad un ruolo determinante nell’Asia. I primi contrasti scaturirebbero dall’opposizione cinese al progetto missilistico congiunto Sud Corea-Stati Uniti. La Cina stà tentando di ridurre la centralità del dollaro come moneta di riferimento per gli scambi economici, desidera affermarsi come potenza finanziaria con l’ausilio della Nuova Via della Seta ed ha avviato un profondo processo di ammodernamento dei sistemi d’arma.

Di fatto, il viatico cinese per assurgere a grande potenza, subirebbe una flessione laddove la sua deterrenza nucleare venisse messa in secondo piano dal THAAD. La massiccia presenza militare statunitense, con truppe e mezzi di stanza nelle basi in Corea del Sud, Giappone e Guam, rappresenta una minaccia per la Cina, la quale, come prova di forza, ha messo a punto una strategia di intervento supportata da un arsenale missilistico di grande portata, in grado di colpire bersagli aerei, terresti ed unità della US Navy.

Il confronto militare a distanza, ha costretto i due contendenti a spese supplementari per la difesa, ma soprattutto non definitivi in quanto non totalmente abili alla copertura dei potenziali obiettivi. La strategia cinese è comunemente indicata come anti-access/area-denial, A2/AD, ossia è una tattica che rende difficile al nemico superare le difese di terra e nega l’accesso alle acque territoriali ad unità ostili.

Il THAAD può essere integrato con le difese già esistenti della Corea del Sud a completamento dell’interdizione di qualsiasi minaccia missilistica.

La Cina potrebbe impedire il dislocamento del sistema d’arma facendo leva sulla componente finanziaria e diplomatica sulla Corea del Sud, con la quale ha un rapporto di partenariato privilegiato, ed a dimostrazione di questo sono i colloqui per un accordo di libero scambio delle merci. Del resto, i coreani necessitano della cooperazione cinese per perseguire le ambizioni di transizione a centro di potere, e per idealizzare una riunificazione con la Corea del Nord. Dunque il THAAD si pone come una bilancia sulla quale pesare quale sia la priorità: il commercio con la Cina, o la protezione militare statunitense. Una scelta che dovrà avere come denominatore il non causare una rottura assoluta con i due partner.

Il risultato sarà prefigurare l’approccio della Corea del Sud alle questioni strategiche dell’intera l'Asia orientale, e forse dell’Asia intera.

Giovanni Caprara

Fonte: Clint Hinote, “The US Missile System Driving a Wedge Between China, South Korea”. Defenseone, 2015

(foto: Lockheed Martin)