Nella nota diffusa dalla Difesa, non è specificato a quale nazione appartenga l’incursore, ma è possibile che possa essere un battello russo, salpato da Kronštadt o Baltijsk. In questo caso dovrebbe trattarsi di un silenziosissimo classe Kilo, adatto per missioni Sigint ed Elint.
È anche possibile che sia uno degli innovativi sommergibili non nucleari con la propulsione silenziosa AIP. Si tratta dello stesso tipo di motore già in uso nei sottomarini tedeschi U-212 e negli U-214, la cui alimentazione è affidata a delle celle di idrogeno, anziché ai diesel elettrici.
Questa è la riprova che la Russia stà tentando di recuperare lo status di potenza militare perso dopo la fine della Guerra Fredda.
Una ennesima prova di forza a testare la prontezza operativa dei Paesi NATO.
Giovanni Caprara