Un nuovo calibro per lo United States Special Operations Command

(di Tiziano Ciocchetti)
15/01/19

Il Comando americano delle Operazioni Speciali sostituirà, a partire dal 2019, per le armi da sniper, il calibro 7,62x51 mm NATO con il nuovo calibro 6,5x49 mm Creedmoor.

La decisione è arrivata dopo i risultati effettuati utilizzando tre calibri (7,62, 6,5 e .260 Remington) su tre altrettanti fucili di precisione: l’SR-25, l’M-110 e l’Mk-20 Ssr (versione sniper dell’Mk-17 SCAR-H).

Il proiettile in calibro 6,5x49 ha dato risultati migliori in quanto, rispetto al 7,62x51, avrebbe dimostrato di essere in grado di raddoppiare, a una distanza di 1.000 metri, le probabilità di colpo a segno (avendo meno sensibilità al vento laterale e diminuendo l’effetto del rinculo), aumentando quindi considerevolmente la portata utile dell’arma che lo utilizza.

L’esigenza di introdurre un nuovo calibro è sentita in molti eserciti Occidentali, in quanto il proiettile standard 5,56x45 NATO ha dimostrato scarsa affidabilità, specialmente nei teatri operativi come l’Afghanistan, mentre la cartuccia in calibro 7,62x51, nonostante le eccellenti prestazioni balistiche che offre, ha un peso eccessivo (che ne limitano il quantitativo trasportabile) ed è difficilmente controllabile nel tiro a raffica.

Anche nel settore delle light machine gun, come la FN MINIMI, si ha l’impressione che il 5,56 sia un calibro ormai superato.

Già da alcuni anni, il Corpo dei Marines degli Stati Uniti d’America, ha intrapreso il passaggio dalla M-249 SAW all’M-27 IAR (Infantry Automatic Rifle) presso i propri reparti di fanteria.

Si tratta di una soluzione ponte, in attesa che venga sviluppato il programma NGSAR (Next Generation Squad Automatic Rifle) lanciato dall’U.S. Army, finalizzato a combinare l’ergonomia di un fucile d’assalto standard con la potenza di fuoco e la portata di una mitragliatrice d’appoggio, tramite l’adozione di un nuovo calibro, quale il 6,5 Creedmoor.

(foto: U.S. Marine Corps)