Dopo le prime quattro tappe all’Accademia navale di Livorno, alla Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, all’università LUISS Guido Carli di Roma e all’Accademia dell’Aereonautica Militare di Pozzuoli, il 18 marzo scorso si sono svolte la quinta e la sesta tappa del progetto "Prospettiva di genere nelle operazioni militari" nelle Forze Armate nei teatri operativi, con l’incontro e il laboratorio-dibattito tra i conferenzieri del Comando Operativo di vertice Interforze e gli studenti universitari dell’Accademia navale di Livorno e della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa.
È stata la seconda volta per gli allievi dell’Accademia navale di Livorno dove gli studenti universitari hanno potuto esporre lo stato di avanzamento del loro lavoro nell’ambito del progetto, così come è stata la seconda volta anche al Sant’Anna dove, con il sapiente coordinamento delle professoresse Anna Loretoni e Elisa Piras, gli studenti hanno presentato l’idea della loro pubblicazione scientifica in cui svilupperanno l’analisi sulla formazione in tema di Prospettiva di genere nelle operazioni militari.
Nel laboratorio-dibattito gli studenti sono stati guidati dall’ammiraglio di squadra Pier Federico Bisconti, capo di stato maggiore del COI, e dall’avvocato Federica Mondani, gender advisor del comandante del COI, al fine di strutturare un lavoro che possa essere utile sia in ambito civile che in quello militare.
Il professor Nicola Bellé del Sant’Anna integrerà la pubblicazione attraverso i risultati di un test sui modelli comportamentali in materia Prospettiva di genere nelle operazioni militari.
L’incontro è stato arricchito dal briefing dell’ammiraglio Bisconti sul ruolo di pianificazione e direzione che il Comando Operativo di vertice Interforze ha svolto nell’importante supporto che le Forze Armate hanno dato fin dall’inizio della pandemia da Covid e continuano a dare alla sanità pubblica nazionale nelle misure di contrasto alla pandemia. L’ammiraglio ha illustrato le principali operazioni di contrasto alla pandemia, IGEA ed EOS, attualmente in corso, che stanno fornendo un importante sollievo al sistema sanitario nazionale in termini di monitoraggio e screening della popolazione italiana, attraverso i Drive Through Difesa per l’esecuzione dei tamponi e ora nella vaccinazione della popolazione.
Presente ai lavori la rettrice della Scuola Superiore la professoressa Sabina Nuti, che nel suo intervento di saluto ha rinnovato i sui ringraziamenti ai presenti, al comandante del COI, il generale di corpo d’armata Luciano Portolano, per l’unicità del progetto Sperimentale che il COI ha fortemente voluto e al capo di stato maggiore della Difesa, il generale Enzo Vecciarelli, che ha patrocinato l’iniziativa.
Le prossime tappe del progetto Prospettiva di genere nelle operazioni militari nelle Forze Armate nei teatri operativi, ancora in fase di definizione, coinvolgeranno gli studenti universitari e allievi dell’Accademia Militare dell’Esercito di Modena e gli ufficiali della Scuola di applicazione dei carabinieri di Roma.