A conclusione degli eventi pianificati durante la sosta nel porto di Alessandria d’Egitto, il 22 marzo Nave San Marco - sede del comando tattico dell’Operazione Mediterraneo Sicuro (OMS) da circa tre settimane - è salpata dalla base navale della capitale dell’antico Regno tolemaico per un’esercitazione bilaterale con la marina egiziana.
In piena sintonia con il consolidato impegno operativo della squadra navale nell’intera area del Mediterraneo Allargato, la visita in Egitto dell’unità d’assalto anfibio della terza divisione navale ha inteso promuovere la collaborazione marittima internazionale in continuità con la più ampia azione di cooperazione per la sicurezza e la stabilità dell’area.
Oltre alle celebrazioni presso il monumento dei caduti in mare e dei caduti durante la II Guerra Mondiali al Sacrario di El Alamein, nel corso dei tre giorni di sosta, si sono svolti incontri bilaterali, a terra e a bordo, tra le delegazioni delle due Marine guidate dal contrammiraglio Stefano Costantino (comandante tattico di OMS) da un lato e dal rear admiral Walid Aly Attia (comandante della base navale di Alessandria e del locale dipartimento marittimo) dall’altro.
Nel quadro dell’interoperabilità tra le componenti operative delle rispettive Marine che possono contare in ambito navale della disponibilità di sistemi ed equipaggiamenti comuni, l’esercitazione in mare ha visto coinvolta anche la fregata Al-Galala della classe FREMM, da tempo impiegata ad ampio spettro dalla Marina e promossa a livello internazionale come eccellenza della cantieristica ad alta tecnologia.
In occasione della tappa alessandrina, Nave San Marco ha ricevuto a bordo il vice capo missione diplomatica d’Italia in Egitto, ministro consigliere Pietro Vacanti Perco che nel corso del suo indirizzo di saluto all’equipaggio della nave e allo staff del comando di OMS, ha inteso esprimere l’apprezzamento per l’azione di supporto alla politica estera nazionale dell’unità attraverso lo strumento della ‘diplomazia navale’.