Si è conclusa nella tarda mattinata di venerdì scorso, per le Truppe Alpine dell'Esercito, un'intensa settimana dedicata all'integrazione delle capacità di combattimento con i contingenti dei Paesi Alleati operanti sul fianco sud-est dell'Alleanza Atlantica.
Nell'ambito della progressione addestrativa che porterà alla validazione del "Battlegroup" NATO in Ungheria gli uomini e le donne della brigata alpina Taurinense hanno condotto due differenti attività addestrative, un'esercitazione continuativa di 48 ore a partiti contrapposti denominata Patrol Storm, alla quale hanno partecipato i contingenti italiano, statunitense e croato e una Fire Observer Concentration per personale addetto al controllo del fuoco terrestre proveniente dagli eserciti ungherese, italiano e statunitense.
Entrambe le attività, dall'elevato ritorno addestrativo, hanno avuto come obiettivo comune l'integrazione delle unità dei diversi contingenti, che hanno operato costantemente fianco a fianco, oltre che l'affinamento della conoscenza e della corretta applicazione delle tecniche, tattiche e procedure, standardizzate in ambito NATO.
In particolare, durante l'esercitazione "Patrol Storm", alla quale ha partecipato insieme alla compagnia italiana anche un plotone di fanteria americano e un plotone della "Military Police" croata, sono stati valutati, per i comandanti a tutti i livelli, aspetti quali la capacità di pianificazione e di gestione della funzione di comando e controllo nei confronti delle unità poste alle dipendenze, oltre alla capacità di combinare fuoco indiretto e ostacoli nell'ambito della conduzione di attività tattiche difensive e ancora la capacità di acquisizione di obiettivi nemici in ogni condizione ambientale.
L'esercitazione denominata "Fire Observer Concentration", sviluppata su 5 giorni di esercizi teorico-pratici, ha invece dato modo, a 30 osservatori del fuoco ungheresi, italiani e statunitensi, di standardizzare le procedure per l'osservazione, la richiesta e la gestione del fuoco terrestre erogabile mediante sistemi di artiglieria in dotazione alla NATO.
Le due importanti esercitazioni hanno permesso alla compagnia italiana costituita su base 3° reggimento alpini e rinforzata con componenti del reggimento Nizza Cavalleria (1°), del 1° reggimento artiglieria da montagna e del 32° reggimento genio guastatori di accrescere ulteriormente le proprie capacità di combattimento in sinergia e costante integrazione con le unità dei Paesi NATO presenti in Ungheria.