Cari lettori, a grande richiesta, abbiamo deciso di darvi la parola per analizzare insieme lo stato e lo sviluppo della crisi russo-ucraina cominciata nel 2013-14 con la rivoluzione dell’Euromaidan, arrivata al climax con l’annessione della Crimea alla Federazione russa e proseguita con la “sporca guerra” nei due oblast di Donesk e Luhansk, nell’est del Paese, ma anche con le ripetute fibrillazioni nel Mare di Azov.
Non pubblicheremo quelle lettere in cui si dice che una parte ha ragione da vendere e l’altra ha torto marcio: se amate separare nettamente il bianco dal nero e odiate le sfumature del grigio, la geopolitica non fa per i manichei come voi.
Evitate anche di scrivere di corruzione, neocomunismo e neofascismo: chiediamo un’analisi geopolitica - e magari geostrategica - non un saggio di propaganda.
Se volete aiutarci a capire dove questa crisi sta portando i due Paesi, in particolare l’Ucraina alla vigilia di elezioni parlamentari e presidenziali, ci farete comprendere un po’ meglio forse quale direzione ha preso l’intera Europa.
Come sempre, state fra le 200 e le 300 parole ed inviate il vostro contributo di pensiero all'indirizzo geopolitica@difesaonline.it.
La scadenza per l'invio è venerdì 1 marzo.
Grazie per come seguite questa rubrica.
Foto: U.S. Army National Guard