Il 9° reggimento d’Assalto Col Moschin, diretto discendente degli Arditi della Grande Guerra e del X° reggimento Arditi della Seconda Guerra Mondiale, si articola ormai da un anno su tre battaglioni:
Il 1° battaglione Incursori;
Il battaglione allievi (RAFOS);
Il battaglione comando e logistica.
Quest’ultima pedina permette di sollevare la componente operativa da quegli aspetti che, pur rimanendo essenziali per la felice riuscita di una operazione, non necessitano delle stesse capacità operative. Inoltre il battaglione logistico costituisce la naturale assegnazione di quegli incursori che, per limiti di età o decadute capacità fisiche, non fossero più idonei per far parte dei distaccamenti operativi, in questo modo il loro bagaglio d’esperienze non andrebbe perduto.
Rimane il problema della sistemazione logistica del Nono, in quanto la caserma Vannucci di Livorno non ha spazi sufficienti. Una possibile soluzione, di cui si parla ormai da anni, potrebbe essere il trasferimento a Camp Darby, sempre in Toscana. Tuttavia gli americani sembrerebbero poco intenzionati a lasciare la base, in quanto considerata strategica per le loro operazioni in Medio Oriente.
Si potrebbe trovare una soluzione di compromesso, ricavando, all’interno della base, un apposito spazio per gli incursori e i loro mezzi, tanto più che Camp Darby confina praticamente con l’aeroporto di Pisa, altro elemento che aumenterebbe la prontezza operativa del reparto.
Per quanto riguarda i mezzi, oltre all’entrata in servizio del FLYER (v.articolo), il Nono ha recentemente acquisito il nuovo RHIB (battello a chiglia rigida) Zodiac Hurricane II, con motorizzazione diesel.
Ricordiamo ai lettori che il 9° reggimento Col Moschin ha partecipato a tutte le missioni all’estero delle Forze Armate italiane. Fino all’entrata a pieno regime dei professionisti nei reparti operativi, gli incursori venivano spesso impiegati come moltiplicatori di forza, piuttosto che nei ruoli a loro più congeniali. Mentre negli ultimi anni hanno svolto numerose operazioni speciali in Afghanistan, Iraq, Libia e in altri teatri operativi.
Foto: stato maggiore Esercito