I missili antinave di Pechino: una minaccia per la VII Flotta americana

(di Tiziano Ciocchetti)
01/04/20

La Cina considera Taiwan una provincia secessionista che, prima o poi, tornerà sotto il suo controllo. Recentemente, nel marzo 2018, il presidente Xi Jinping ha ribadito che Taiwan fa parte degli interessi vitali cinesi, sottolineando che la storia avrebbe inferto una punizione esemplare a tutti quelli che avessero nuociuto all’unità del paese.

Secondo un’analisi della U.S. Navy, a Pechino servirebbero 600 unità navali per trasportare e alimentare un corpo di spedizione composto da almeno 20 divisioni, capacità che la Cina ancora non possiede.

È altresì vero che, se Pechino volesse invadere Taiwan dovrebbe innanzi tutto confrontarsi con la VII Flotta americana presente nell’area del Pacifico, forte di un numero tra le 50 e le 70 unità navali più i gruppi di volo a bordo della portaerei USS Ronald Reagan.

Proprio per questa evenienza (non troppo remota), negli ultimi anni la Cina ha acquisito una serie di missili subsonici e supersonici (anche aviolanciabili) che potrebbero arrecare seri danni alla flotta statunitense.

Infatti la PLAN (Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione) impiega un missile molto simile 3M-54 KALIBR, denominato YJ-18 (probabilmente copiato su licenza) avente le stesse prestazioni del missile russo. Lo YJ-18 equipaggia i cacciatorpediniere Type 052D (foto apertura) e i nuovi incrociatori Type 055 (foto in basso).

Nel campo subsonico è stato sviluppato un grosso missile antinave di grosse dimensioni a lungo raggio, lo YJ-62, con una gittata di 400 km. Per la guida nella fase di crociera impiega una piattaforma inerziale coadiuvata da ricevitori GPS e BEIDOU, che lo rendono più difficile da ingannare. Quest’arma è imbarcata sui cacciatorpediniere Type 052C.

Per conferire capacità antinave alla propria forza aerea, Pechino ha realizzato un missile supersonico aviolanciabile, denominato YJ-12, sviluppandone successivamente una variante per unità di superficie (YJ-12A) e una lanciabile dalle batterie costiere (YJ-12B). Questi missili sono accreditati di una gittata che varia da 250 a 400 km, con una quota massima di 40 km e una velocità massima di 3 mach (profilo Hi-Lo-Lo), o 4 mach (profilo Hi-Hi-Lo). Trasportabile dai bombardieri H-6K (foto), dai cacciabombardieri J-11B e da altre tipologie di velivoli.

La versione di superficie del YJ-12 è equipaggiato con un booster poppiero a propellente solido ed ha una gittata massima di 300 km. La prima unità ad essere stata armata con il nuovo missile è stato il cacciatorpediniere Shenzen Type 051B.

Nonostante i progressi nel campo missilistico, il divario tecnologico/numerico cinese rimane ancora elevato, cosa che, almeno per i prossimi anni, sconsiglierebbe un confronto con la U.S. Navy.

Foto: Ministry of National Defense of the People's Republic of China / web