Ieri, nella United Nation Position 2-3 di Shama, i peacekeeper italiani della missione UNIFIL hanno celebrato la Festa della Repubblica.
Una rappresentanza di caschi blu, tra coloro che si trovavano liberi da servizi e da pattugliamenti, ha partecipato alla cerimonia dell’alzabandiera che è proseguita con una deposizione di una corona in onore ai caduti.
Il comandante della Joint Task Force Lebanon - Sector West, generale di brigata Diego Filippo Fulco, al termine della lettura dei messaggi della Presidenza della Repubblica e del ministro della Difesa ha ricordato l’importanza del servizio che quotidianamente viene svolto sotto le insegne dell’ONU, sottolineando come l’impegno degli italiani in Libano dà lustro alla Repubblica.
Una cerimonia semplice che alla particolarità dello svolgimento in terra libanese ha aggiunto l’attenzione verso tutte le misure preventive contro la diffusione del covid-19. Disposizioni e procedure che già da mesi sono patrimonio dei militari italiani impiegati all’estero.
Attualmente la JTFL-SW è composta su base brigata “Granatieri di Sardegna”. Circa 250 le attività che gli uomini e le donne dell’Esercito Italiano conducono ogni giorno nel sud del Libano per garantire il rispetto della risoluzione delle Nazioni Unite 1701 e dare conferma con il proprio operato di quanto il soldato italiano sia professionale ed efficace nel peacekeeping.