Negli ultimi settant’anni, gli Stati Uniti hanno contribuito in modo significativo nel garantire la Difesa del Vecchio Continente. Ovviamente la nostra sicurezza non è stata a costo zero, Washington esercita una egemonia che ormai è arrivata ai confini con la Federazione Russa.
Con la caduta del Muro siamo entrati in un mondo unipolare, dove gli USA rappresentano l’unica Superpotenza a livello globale, caso unico nella Storia dell’umanità (la globalizzazione esiste perché gli USA mantengono aperti gli stretti). La Cina, pur avendo fatto importanti passi avanti dal punto di vista militare nell’ultimo ventennio, è ancora lontana dal colmare il divario con l’apparato militare statunitense.
Se non ché gli USA stanno vivendo un momento di “stanchezza”.
Questo non vuol dire che nei prossimi anni abdicheranno dal loro ruolo egemone, significa che hanno intenzione di dosare le risorse (che non sono infinite) per meglio impiegarle in determinati scenari.
Proprio in merito ad un riposizionamento delle truppe, le Forze Armate americane ridurranno la propria presenza in Germania, di quasi un terzo, secondo quanto riferito oggi dal Wall Street Journal.
Il giornale ha citato funzionari della Casa Bianca che hanno dichiarato che la mossa è stata delineata in un memorandum firmato il consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca Robert O'Brien nei giorni scorsi che non è stato ancora reso pubblico.
In base alle disposizioni emanate dall’Amministrazione Trump, la presenza di truppe statunitensi in Germania diminuirà di 9.500 unità, da 34.500 di oggi a circa 25.000.
Il Wall Street Journal ha riferito che l'amministrazione limiterà il numero di truppe totali in Germania a 25.000, creando un potenziale problema logistico per i militari. La Germania (che è come entità statuale, dal dopoguerra, una creazione americana) rappresenta una fondamentale base logistica per le operazioni statunitensi nel mondo.
Il presidente Trump per anni ha lamentato il costo per lo stanziamento delle truppe statunitensi nelle basi d'oltremare, anche se i capi del Pentagono hanno sottolineato il valore strategico di tali accordi e i costi sostenuti dagli alleati statunitensi.
Foto: U.S. Air National Guard