Poco più di un anno fa, il ministro della Difesa greco, Nikos Panagiotopoulos, ha firmato una lettera di intenti per l'acquisizione di due fregate francesi, progettate da Naval Group. Solo che aveva anche avuto cura di specificare che c'erano ancora molti punti da definire prima che il contratto diventasse definitivo.
Con una lunghezza di 122 metri, una larghezza di 18 metri e un dislocamento di 4.500 tonnellate, le fregate sono dotate del nuovo radar Seafire e di una suite di guerra elettronica sviluppata da Thales.
Avvalendosi di un'architettura digitale che gli consentirebbe di adattarsi continuamente agli sviluppi tecnologici, sono armate con missili anti-nave EXOCET MM-40B3C, missili superficie-aria ASTER-15/30, siluri antisommergibili MU-90 e due pezzi da 76/62 mm.
In effetti, è stato riferito che la Marina greca voleva avere una capacità di attacco verso la terra (Land Attack) che il programma francese non permetteva poiché inizialmente non era previsto di equipaggiarle con missili da crociera navali (SCALP NAVAL). Stranamente, l'integrazione di tale capacità su questo tipo di fregata non è stata contemplata (e finanziata), anche se avrebbe potuto interessare la Marina francese.
Nonostante la lettera d’intenti tra Atene e Parigi fosse ancora in essere, sembrerebbe, che l’americana Lockheed Martin abbia interferito allo scopo di far saltare la stipula del contratto.
Nel novembre 2019, la stampa greca ha riferito che un gruppo americano era pronto a vendere, per meno di due miliardi di euro, quattro fregate di tipo MMSC (combattenti di superficie multi missione), o navi derivate dalla classe FREEDOM (foto) sviluppata come parte del Programma U.S. Navy Littoral Combat Ship (LCS).
A settembre di quest’anno, nel pieno di una crisi con la Turchia nel Mediterraneo orientale, il premier greco Kyriakos Mitsotakis ha confermato l'obiettivo delle quattro fregate, ma senza specificare il modello.
Infatti, il quotidiano greco Kathimerini ha confermato, il 6 novembre scorso, le voci che circolavano da tempo, e cioè che Atene era favorevole a un accordo intergovernativo per procurarsi quattro fregate tipo MMSC, con l'ulteriore vantaggio di potenziare la quattro navi della classe MEKO e una partecipazione di cantieri navali greci al progetto americano FFG (X), che mira a costruire dieci fregate di tipo CONSTELLATION, basate sul progetto italo/francese FREMM.
"Il piano prevede essenzialmente l'istituzione di una forza navale entro il 2030, che, con la consegna degli elicotteri antisommergibile MH-60R (foto), avrà un orientamento prevalentemente americano", sottolinea Kathimeriní.
Come promemoria, l'Amministrazione Trump ha approvato, nel luglio 2019, la potenziale vendita alla Grecia di 7 elicotteri MH-60 SEAHAWK (prodotti dalla Sikorsky, una sussidiaria della Lockheed Martin), per un importo complessivo di 600 milioni dollari.
Tuttavia, vista la situazione nel Mediterraneo Orientale, la Marina greca vuole muoversi rapidamente per modernizzare le sue capacità d’attacco. A tal proposito, la controparte americana ha assicurato che l'MMSC sarebbe stato consegnato due anni prima delle fregate francesi.
Una fregata MMSC può affrontare diverse tipologie di missioni: dalla difesa aerea alla guerra elettronica, incluse operazioni ASuW e ASW.
È equipaggiata con sistemi di lancio a celle verticali Mk-41, contenenti missili superficie-aria RIM-162 (Evolved Sea Sparrow Missiles, ESSM) e RGM-84 HARPOON Block II ER.
La scelta greca, per quanto veicolata da oltreoceano, mira non solo a rafforzare in tempi relativamente brevi la Marina (dotandola di capacità Deep Strike) ma anche a costituire un sistema di difesa antiaereo/antimissile integrato.
Foto: U.S. Navy