Il 20/11/2020 il governo di Taiwan ha reso noto che a breve comincerà il progetto di fabbricazione di otto nuovi sottomarini che andranno a sostituire i quattro di cui attualmente dispone. L’obiettivo è quello di migliorare e aumentare le difese della nazione di fronte alla costante minaccia militare di Pechino.
Non bisogna dimenticare che la Repubblica Popolare cinese ritiene Taiwan come parte del proprio territorio in base al principio dell’“unica Cina”, che non è riconosciuto oggi da Taipei, e sulla cui interpretazione l’isola ha sempre sottolineato la divergenza con la Cina1. Questa situazione è tale dal 1949, quando l’esercito nazionalista del generale Chiang Kai Shek fu costretto a ripiegare sull’isola dopo la sconfitta subita da parte delle forze comuniste di Mao. Da quel momento per il popolo di Taiwan c’è sempre la minaccia di poter essere annessi manu militari da Pechino.
Per quanto riguarda i sottomarini, il governo taiwanese confida che il primo possa essere varato nel 2024 ma molti analisti hanno osservato che Taiwan non dispone delle competenze tecniche per la loro costruzione, per questo motivo si starebbe avvalendo di collaborazioni straniere.
Resta il fatto, comunque indiscusso, che Taipei può contare sull’appoggio degli Stati Uniti. Basti pensare alla vendita di armamenti da parte di Washington verso l’isola nelle ultime settimane tra cui: quattro droni d’attacco MQ-9B SkyGuardian (con capacità di attacco antinave e antisom) e “400 missili anti-nave Harpoon e 100 lanciamissili mobili dello stesso sistema d’arma”2. Per un totale che si aggira a quasi 5 miliardi di dollari. Non dimenticando l’acquisto da parte di Taiwan, nel mese di agosto, di 66 caccia F-16 dalla Lockheed Martin (un affare da 6,2 miliardi di dollari in 10 anni).
1https://www.agi.it/estero/news/2020-09-19/tensioni-taiwan-cina-cosa-fann...
2http://www.asianews.it/notizie-it/Washington-vender%C3%A0-droni-dattacco...
Foto: ROC Navy