Lo scorso 7 maggio, la fregata Carlo Bergamini ha terminato il suo impegno oltre il canale di Suez, iniziato a gennaio scorso nella parte orientale della regione del Mediterraneo Allargato che include Mar Rosso, Golfo di Aden, Mar Arabico, Golfo Persico e Oceano Indiano, dove ha operato in seno alle operazioni ATALANTA e AGENOR.
ATALANTA è la prima operazione a carattere marittimo dell'Unione Europea, istituita nel 2008 e finalizzata a supportare l'approccio integrato dell'Unione Europea verso la disarticolazione del modello criminale di pirateria marittima ai danni del naviglio mercantile, nonché alla prevenzione e contrasto dei fenomeni correlati, a tutela della libertà di navigazione e del legittimo uso del mare.
L'operazione AGENOR si inquadra invece nell'iniziativa European Maritime Awareness in the Strait of Hormuz (EMASOH), finalizzata a garantire – con approccio de-escalatorio – le condizioni per una navigazione sicura nel rispetto delle norme del diritto internazionale in Mar Arabico e Golfo Persico.
Nave Bergamini, durante il suo periodo d'attività nell'area, si è integrata in differenti dispositivi marittimi, fornendo al contempo supporto alle molteplici iniziative di coalizione che operano nella stessa area nel campo della sicurezza marittima. Grazie alla flessibilità d'impiego in un ampio spettro di attività, Nave Bergamini ha infatti contribuito agli obiettivi della strategia nazionale di difesa e sicurezza tanto nella dimensione operativa che in quella cooperativa.
Il periodo di attività fuori area a supporto degli interessi nazionali, europei e di coalizione ha offerto altresì favorevoli occasioni per consolidare i rapporti politico-militari con le Marine e i Paesi della regione, nel più ampio spettro di attività di confidence building e quale espressione del tradizionale ruolo di naval diplomacy delle unità navali.