Si è svolta questa mattina a Palazzo Salviati la cerimonia di chiusura dell’Anno Accademico 2022/2023 del Centro Alti Studi per la Difesa, prima istituzione militare di livello universitario presente in Italia.
La cerimonia, presieduta dal capo di stato maggiore della Difesa ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, ha visto la partecipazione di autorità civili e militari. Il presidente del Centro Alti Studi per la Difesa, ammiraglio di squadra Giacinto Ottaviani, ha aperto la cerimonia.
Un’occasione per tracciare i risultati di un anno altamente proficuo e caratterizzato da numerose attività nell’alveo della ricerca scientifica, l’Alta Formazione e la disseminazione delle conoscenze universitarie nell’interesse del dicastero Difesa e a favore di dirigenti – civili e militari - che proprio al CASD hanno acquisito ulteriori strumenti decisionali per agire da leader in contesti sempre più incerti, articolati e volatili.
Rivolgendosi ai frequentatori dell’Istituto Alti Studi della Difesa (IASD), dell’Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI) e a tutto il personale dell’Ente, l’ammiraglio Cavo Dragone ha descritto il leader “quale 'calcolatore umano', proprio perché nessuna intelligenza artificiale ha la capacità di elaborazione, e forse mai l’avrà, di un essere, il leader appunto, che mette a sistema in pochi e decisivi attimi: la capacità di distinguere la scelta giusta, quasi sempre la più gravosa, da quella sbagliata, l’istintiva inclinazione a dare priorità al bene comune, la dignità al primo posto e il coraggio di sacrificare se stesso per gli altri.”
Qualità quindi che sono sempre più necessarie al Sistema Paese per vincere le sfide di un mondo complesso come quello attuale. A seguire, l’ammiraglio Cavo Dragone ha ricordato che “In qualità di capo delle Forze Armate è mio principale dovere comprendere come reperire, formare e valorizzare tale risorsa, i leader militari di oggi e del futuro, figureassolutamente decisive negli scenari attuali e ancor più in quelli a venire, dove ad una incrementata complessità dei domini classici, si sovrappongono il dominio Elettromagnetico e Cyber, quello Spaziale e tutta la pervasività dell’ambiente.”
Con oltre 1000 frequentatori provenienti da 33 nazioni di 4 Continenti, l’ammiraglio di squadra Giacinto Ottaviani ha affermato che “Il CASD è un esempio di formazione alla leadership, sempre più aperto alla società civile, che continua a consolidare la propria posizione in Italia e all’estero di neo-realtà di livello universitario”, evidenziando pertanto la vocazione internazionale del Centro, che si sviluppa attraverso una formazione di stampo innovativo sia per i corsi legacy che quelli universitari dedicati a Senior e Junior Manager, nei quali le Soft Skills – o competenze trasversali – risultano esserne l’elemento distintivo.
Ambiti che si raccordano con naturale simbiosi sia nell’alveo della ricerca scientifica che in quello della formazione, testimoniati dalle numerose attività formative e di training in collaborazione con gli atenei italiani, lo European Security Defence College (ESDC), la NATO, l’Atlantic Council, e le numerose collaborazioni in atto con diversi Istituti militari omologhi dei Paesi amici ed Alleati.
Al termine della cerimonia è avvenuta la consegna dei diplomi ai capi corso delle sessioni IASD e ISSMI presenti nell’Anno Accademico 2022/2023, ovvero al generale di brigata dell’Arma dei Carabinieri Fabio Cairo e al capitano di fregata Enrico Tortoriello.