Forward Land Forces Ungheria: terminata l’esercitazione Brave Warrior 24.1

(di Stato Maggiore Esercito)
21/05/24

È terminata, dopo quindici giorni di intense attività addestrative, la complessa esercitazione denominata “Brave Warrior 24.1” che ha visto impiegati i contingenti della NATO di Italia, Ungheria, Stati Uniti d’America e Croazia che complessivamente hanno schierato più di 1.000 tra uomini e donne e circa 300 veicoli da combattimento.

L’attività, che nella prima settimana si è sviluppata attraverso esercitazioni a fuoco (Live Fire Exercise – LFX), ha permesso di impiegare tutte le unità italiane del forward land forcers battlegroup, che vede inquadrati i soldati italiani della brigata “Aosta”, dai plotoni fucilieri con i veicoli tattici leggeri multiruolo “Lince” (VTLM) alle unità di cavalleria su blindo “Centauro”, le squadre controcarri dotate di sistema missili “Spike” a lungo raggio insieme ai mortai leggeri e pesanti “Thomson” da 60 mm e 120mm.

Per garantire la funzione di supporto al combattimento l’artiglieria ha schierato obici FH70, mentre le unità del Genio, attraverso la creazione di varchi, hanno assicurato la mobilità. Il fuoco aereo è stato invece gestito dal team joint terminal attack controller (JTAC).

Nella seconda settimana si è sviluppata una esercitazione sul campo (Field training exercise – FTX) particolarmente impegnativa, realistica e sinergica grazie all’utilizzo del sistema di simulazione laser Multiple integrated laser engagement system (MILES) che ha visto i militari dei contingenti NATO misurarsi in un’attività di 72 ore continuative. Nello specifico, sono state condotte attività tattiche durante le quali è stata esercitata la capacità di rallentare e bloccare un’azione offensiva nemica.

​​​Con la Brave Warrior, il battlegroup ha raggiunto la piena capacità operativa (Full Operational Capability – FOC) sancita dal team di analisti della NATO presenti all’esercitazione proprio per valutare la prontezza al combattimento (combat readiness evaluation – CREVAL) dell’unità.