Pattugliamenti, posti di blocco, scorte di convogli e posti di osservazione, distribuzione di aiuti umanitari e negoziazioni con abitanti dei villaggi, ma anche ricerca e neutralizzazione di ordigni esplosivi improvvisati, difesa da rischi di natura chimica, biologica, radiologica e nucleare, contro la minaccia di mini e micro droni, interventi di primo soccorso e sgombero di feriti: queste sono alcune delle attività che i militari della brigata “Sassari” hanno simulato durante un’esercitazione continuativa a partiti contrapposti, che si è svolta nei giorni scorsi in Sardegna.
L’esercitazione, durante la quale sono stati sfruttati gli avanzati sistemi di simulazione del centro addestramento tattico di 1° livello di Capo Teulada, ha avuto lo scopo di addestrare i “dimonios” nell'acquisizione di automatismi tattici per la gestione di situazioni in cui occorre intervenire con le misure di risposta standard commisurate al livello di minaccia e rispettose delle regole di ingaggio.
L’attività addestrativa è stata condotta da unità del 151° reggimento fanteria “Sassari”, del 5° Reggimento genio guastatori, del reggimento logistico "Sassari", del 45° reparto comando supporti tattici "Reggio", del reggimento "Cavalleggeri guide" (19°), del 1° reggimento bersaglieri e da assetti del 3° reggimento bersaglieri nel ruolo delle forze di opposizione.
La brigata “Sassari”, agli ordini del generale di brigata Stefano Messina, sarà impiegata nei prossimi mesi nell'ambito di una missione internazionale.