Gli assetti del regional command West (RC-W), su base 1° reggimento bersaglieri, hanno concluso l’esercitazione “Platinum Sabre 2024”, tenutasi presso l’ex aeroporto militare di Gjakovё/Djakovica.
La complessa attività addestrativa è stata finalizzata a valutare la prontezza operativa delle unità della Kosovo Force della NATO (KFOR), testando le procedure per un rapido dispiegamento delle truppe sul terreno che, nel corso dell’esercitazione, sono state chiamate a intervenire per fronteggiare diverse minacce in un ambiente urbano.
La “Platinum Sabre” è stata caratterizzata da una serie di attività per il mantenimento di un ambiente sicuro, svolte in modo integrato da parte delle unità di manovra del RC-W, congiuntamente ai diversi assetti della KFOR tra i quali l’operational reserve battalion turco, l’intelligence surveillance and reconnaissance battalion e l’aviation battalion multinazionale.
L’attività, diretta dal comando regionale a guida italiana, ha visto i bersaglieri effettuare una “cinturazione” dell’aeroporto, alla quale è seguita un’azione di irruzione in alcune abitazioni da parte delle forze di fanteria bersaglieri e fanteria turca del contingente.
“Voglio ricordare che siamo qui per concorrere al mantenimento di un ambiente sicuro e protetto e garantire la libertà di movimento in favore di tutte le comunità che vivono in Kosovo e penso che per tutti i soldati il miglior modo di praticare le proprie capacità sia essere sempre pronti e oggi ho preso atto di questo, osservando aspetti positivi durante tutte le fasi dell’esercitazione. Dalla capacità di comando e controllo dei comandanti ai vari livelli a ciò che tutti i militari hanno dimostrato durante la conduzione dell’esercitazione. Ciò tiene alto i nostri livelli di prontezza e rende ogni soldato pronto ed efficiente”, ha dichiarato il comandante di KFOR, il maggior generale Özkan Ulutaş.
Il contingente italiano della Kosovo Force (KFOR), in linea con la risoluzione 1244 del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 1999, concorre al mantenimento di un ambiente sicuro e protetto, nonché alla libertà di movimento per tutte le comunità che vivono in Kosovo, promuovendo contestualmente attività benefiche sotto la direzione del comando operativo di vertice interforze.