Commemorazione dei caduti del “Lyra 34”

10/07/15

​Su una cima del Monte Zec, ad ovest di Sarajevo, si è svolta ieri la cerimonia di deposizione delle corone di fiori al Monumento alla memoria degli Aviatori del “Lyra34” dell’Aeronautica Militare, che caddero il 3 settembre del 1992 durante il conflitto in Bosnia Erzegovina (BiH).

La cerimonia è stata presenziata dalla presidente della camera dei deputati, on. Laura Boldrini, accompagnata dall’ambasciatore d’Italia a Sarajevo, dott. Ruggero Corrias, insieme al ministro della Difesa BiH, Marina Pendeš. Hanno partecipato, inoltre, l'addetto militare presso l'ambasciata d'Italia a Belgrado, colonnello E.I. Paolo Pappalardo ed il SNR ITA (Senior National Representative) accompagnato dalla delegazione italiana impegnata nella missione Operation ALTHEA presso EUFOR HQ (European Union Force HeadQuarters) in Sarajevo di Camp Butmir BiH (Bosnia Erzegovina).

L’iscrizione, incisa nel granito del Monumento a lettere cubitali, recita: “In memoria di Marco Betti, Marco Rigliaco, Giuseppe Buttaglieri e Giuliano Velardi Medaglie d’Oro al Valor Militare, Caduti perché vivano gli altri - Cieli BiH, 3 settembre 1992” e continuando, trascritto anche in lingua bosniaca-croata e serba: “...La 46 ma Brigata Aerea, nel solco di un’eroica tradizione di guerra e pace, consacrata dal sacrificio degli equipaggi caduti nell’adempimento del dovere, ha scritto pagine di storie che costituiscono glorioso patrimonio di virtù militari che hanno dato lustro e prestigio all’Aeronautica Militare e all’Italia”.

IL velivolo G-222 della 46^ Brigata Aerea di Pisa, il “Lyra 34", che trasportava aiuti umanitari destinati alla popolazione di Sarajevo sotto assedio, venne colpito da due missili terra-aria nei pressi della cima del Monte Zec dove persero la vita i due ufficiali ed i due marescialli.

Il contingente italiano a Camp Butmir Sarajevo, arrivato nel dicembre del 1995 con la Forza di pace a guida Nato (IFOR/SFOR) per far applicare l'accordo di pace di Dayton, dal dicembre 2004 è stato ridotto significativamente, continuando ad operare nell'ambito della Forza europea di ricostruzione e stabilizzazione, EUFOR. L'Italia è presente con alcuni ufficiali e sottufficiali dell’Esercito e dell’Aeronautica militare sia nel comando dell'EUFOR sia nel quartier generale della NATO di Sarajevo.

L’operazione EUFOR Althea in Bosnia Erzegovina, permette di migliorare  costantemente il livello di sicurezza generale, grazie anche al contributo dei militari italiani, avviando il Paese verso l'integrazione europea ed euro-atlantica.

Fonte: Stato Maggiore della Difesa