07/06/2014 - 145 miliardi di dollari. Questo il budget per la spesa militare della Cina evidenziato nella relazione annuale del Pentagono al Congresso degli Stati Uniti. Il rapporto sull’apparito difensivo ed offensivo della Cina è stato reso noto poche ore fa.

Parte della relazione è classificata, ma alcuni punti sono comunque di pubblico dominio.

La Cina, rispetto allo scorso anno, ha aumentato il suo budget per la Difesa del 5,7%. La Cina – si legge nel rapporto - ha la forza fiscale e la volontà politica di sostenere la crescita della spesa per la Difesa.

Nel dossier si rilevano alcuni punti.

1) L’Esercito Popolare di Liberazione sta investendo pesantemente sulla sua forza di terra e mira a rafforzare la capacità di proiettare rapidamente le truppe su lunghe distanze. Investimenti copiosi anche per dotare i reparti speciali di tecnologia sempre più avanzata.

2) L’Air Force cinese sta portando avanti una modernizzazione della flotta su vasta scala senza precedenti e sta rapidamente colmando il divario con le forze aeree occidentali. Il primo caccia cinese di quinta generazione, il multiruolo J-20, potrebbe entrare servizio già nel 2018.

3) La Marina cinese si è data quindici anni come tempo limite per costruire la prima portaerei. Il primo vettore cinese sarà operativo entro il prossimo decennio.

4) Gli hacker cinesi continuano a colpire i sistemi informatici degli Stati Uniti con intrusioni mirate volte ad acquisire informazioni.

5) Le basi americane di Okinawa e Guam sono ormai alla portata dei missili balistici cinesi, diventati molto più precisi ed in grado di colpire ogni tipo di struttura e bersaglio.

Nella parte finale della relazione, però, si afferma che la Cina, in un ipotetico conflitto a breve termine contro gli Stati Uniti, dovrebbe affrontare una serie di carenze che vanno dalla capacità di targeting dei missili, alle difficoltà nel contrastare i sottomarini USA e i caccia occidentali.

Franco Iacch