23/06/2014 - A secondo dell’area di intervento, sull’F-35 saranno precaricati alcuni pacchetti dati sulla missione in corso, in grado di informare il pilota sul tipo di minaccia che potrebbe affrontare.
E’ quanto emerge dal programma Joint Strike Fighter in fase di sviluppo (seppur molto travagliato). I piloti, saranno in grado di conoscere esattamente la minaccia.
In questo modo – si legge nella nota dei progettisti dello JSF – sapranno se contro di loro si stanno dirigendo MiG-29, Su-27 o qualsiasi altro caccia nemico.
Il nuovo sistema servirà da biblioteca virtuale con all’interno tutte le minacce nemiche note nel mondo oltre a quelle specifiche per ogni singola regione del globo. I nuovi “pacchetti dati”, sono in fase di sviluppo presso l’Air Force americana e sono stati progettati per essere sempre aggiornati con le nuove informazioni. Nella banca dati saranno caricate tutte le informazioni disponibili, comprese tutte le specifiche esistenti sui caccia russi e cinesi.
Sarà il “sensor fusion” (totale integrazione di tutti i sistemi avionici e di comunicazione) ad informare il pilota sul tipo di minaccia, sintetizzandole al meglio. In poche parole è il velivolo che “parla” al pilota, riducendo sensibilmente il carico di lavoro. L’F-35, interrogando la memoria in sistema, dirà al pilota se quello rilevato sul radar a scansione elettronica è amico e nemico, comunicando capacità, criticità e punti di forza.
L'Air Force sta sviluppando dodici diversi pacchetti dati per altrettante diverse aree geografiche. I primi quattro pacchetti saranno pronti per agosto 2016, momento in cui l’F-35 raggiungerà la capacità operativa iniziale. L’Air Force raggiungerà la capacità operativa iniziale dell’ F-35A non appena si sarà formato il primo squadrone costituito da 12-24 velivoli, con aviatori ed equipaggi addestrati ed in grado di svolgere missioni di supporto aereo ravvicinato, interdizione e limitata soppressione e distruzione delle difese antiaeree nemiche.
L' F-35A raggiungerà la piena capacità operativa iniziale tra l’agosto e il dicembre del 2016.
Il corpo dei Marines equipaggiato con gli F-35B, raggiungerà la capacità operativa iniziale non appena si sarà formato il primo squadrone costituito da 10-16 velivoli, con fanteria ed equipaggi addestrati per svolgere missioni di supporto aereo ravvicinato, interdizione, ricognizione armata e di supporto con le forze terrestri. L' F-35B raggiungerà la piena capacità operativa iniziale tra il luglio ed il dicembre del 2015.
L’Us Navy, infine, equipaggiata con gli F-35C, raggiungerà la piena capacità operativa iniziale non appena si sarà formato il primo squadrone composto da 10 aerei, con personale e piloti della marina militare addestrati ed in grado di svolgere le missioni assegnate. L' F-35C raggiungerà la piena capacità operativa iniziale tra l’agosto 2018 ed il febbraio 2019.
Franco Iacch
(foto: Lockheed Martin / DoD USA)