28/07/2014 - I sottomarini classe Borei e Yasen, in costruzione a Severodvinsk, comporranno la spina dorsale della marina russa. E’ quanto ha detto il vice ministro della Difesa, Yuri Borisov, durante le celebrazioni della Giornata della marina russa che si sono svolte ieri. I nuovi battelli – ha aggiunto Borisov – garantiranno la sicurezza del nostro paese almeno fino al 2050.
I sottomarini classe Borei
C’è ottimismo per i missili ‘Bulava’ ed i sottomarini classe Borei, a cui è demandata la deterrenza nucleare almeno fino al 2050. Entro l’anno sono previsti altri due lanci. Il primo sarà eseguito a settembre dal sottomarino classe Borei ‘Vladimir Monomakh’, mentre il secondo è previsto per novembre. I lanci di prova si concluderanno nel 2015. I missili saranno lanciati dai sottomarini della Flotta del Nord e del Pacifico.
L’intera classe ‘Borey’ non può ancora entrare in servizio perché non possiede l’armamento per compierlo. Ogni ‘Borey’ dovrebbe trasportare da sedici a venti missili ‘Bulava’ (solo per i 955U), ognuno dei quali dotato da sei a dieci testate Mirv. Sono otto i sottomarini classe ‘Borei’ che equipaggeranno la marina russa entro il 2020.
Il missile a tre stadi ‘Bulava’, nome in codice Nato SS-N-30 Mace, è la versione navale del più avanzato missile balistico russo, l’SS-27 Topol-M. Può essere lanciato anche in movimento. Trasporta fino a 10 testate Mirv, può colpire bersagli fino ad otto mila chilometri di distanza ed è progettato per equipaggiare esclusivamente i sottomarini nucleari classe 'Borei'.
Nonostante i numerosi fallimenti dovuti a difetti di fabbricazione, l'esercito russo sostiene che non vi è alcuna alternativa al ‘Bulava’. A causa del fallimento durante i test dei nuovi missili intercontinentali ‘Bulava’, i ‘Borei’ non saranno in grado di svolgere il loro compito primario e cioè la deterrenza nucleare.
Il primo ‘Borey’, lo “Yury Dolgoruky” K535, si è unito alla Flotta del Nord nel gennaio dello scorso anno, seguito dal K-550 (Progetto 955A) "Aleksandr Nevskij" alla fine di dicembre. Il “Vladimir Monomakh” sta completando le prove in mare, mentre il quarto ‘Borey’, lo “Knyaz Vladimir” è in costruzione dal luglio 2012 presso il cantiere Sevmash, nel nord della Russia. La costruzione del quinto sottomarino a propulsione nucleare il "Knyaz Oleg" inizierà tra pochi giorni. I sottomarini classe ‘Borei’ comporranno la spina dorsale del deterrente nucleare strategico della marina. Andranno a sostituire i sottomarini classe Typhoon, Delta-3 e Delta-4.
I sottomarini classe Yasen
Il “K-329 Severodvinsk”, primo sottomarino d’attacco russo progetto 885 classe “Yasen”, ha completato le prove finali lo scorso mese di dicembre ed è stato consegnato alla Marina con molte perplessità. Una commissione governativa istituita per l’occasione ha poi dato il via libera per la messa in servizio con alcune migliorie che sarebbero state adottate nei successivi Yasen. Secondo alcuni fonti non confermate infatti, lo Stato Maggiore della Marina non sarebbe stato pienamente convinto del “Severodvinsk” per problemi tecnici non meglio specificati.
Il K-329 ha completato con esito positivo, quattro turni di prove in mare.
Il sottomarino d'attacco nucleare multiruolo classe “Yasen” ha un dislocamento in immersione di 13.800 tonnellate. E’ lungo di 119 metri, con una velocità massima di trentuno nodi in immersione. Può immergersi fino a 600 metri, anche se la profondità operativa si attesta sui 500 metri. Ha un equipaggio di novanta uomini, tra cui trentadue ufficiali.
I sottomarini classe “Yasen” sono considerati (dai russi) come i migliori battelli del pianeta. Non esiste niente di paragonabile – ha dichiarato una fonte governativa russa – ai nostri sottomarini di quarta generazione.
Alcune caratteristiche, le poche fino ad oggi trapelate, parlano di un doppio scafo in acciaio amagnetico in modo da rendere minima la traccia acustica e, quindi una maggiore capacità di sopravvivenza del battello rispetto ai già temibilissimi Akula I/II.
Si tratta di un sottomarino monoalbero alimentato da un reattore termo-nucleare OK-650V da 200 MW raffreddato ad acqua. La torre di comando ha una forma ovale idrodinamica, mentre lo scafo è suddiviso in dieci scomparti.
I classe Yasen (sei le unità previste oltre al Severodvinsk) saranno equipaggiati anche con i missili da crociera supersonici Caliber con un’autonomia di volo di circa 2500 km. Un missile quasi impossibile da abbattere considerando la sua capacità di deviare traiettoria di volo, altitudine e la velocità ipersonica della testata.
Un’arma – precisano dalla United Shipbuilding Corporation - progettata principalmente per contrastare portaerei.
I contratti firmati dal ministero della Difesa russo e la United Shipbuilding Corporation nell'ambito del programma di approvvigionamento di armi, prevedono equipaggiamenti per sette sommergibili classe “Yasen” entro il 2020. Le migliorie proposte dalla commissione della marina russa sono già state implementate nel secondo, terzo e quarto sottomarino della serie: il “Kazan”, il “Novosibirsk” ed il “Krasnoyarsk”. Faranno parte del “Progetto 885m”, la classe Yasen-M aggiornata.
La marina russa ha attualmente 60 sottomarini operativi. Per la deterrenza nucleare Mosca ha 10 sottomarini nucleari pronti al combattimento. Sono invece 30 i sottomarini d’attacco. Il resto, infine, sono a propulsione diesel e svolgono altri compiti specifici.
Franco Iacch
(foto: MoD Fed. russa)