05/11/2014 - Secondo un rapporto dell'ispettore generale del Pentagono l'esercito americano avrebbe tardato ad indagare sulla sparizione in Afghanistan di sistemi d'arma, veicoli, ed attrezzature per centinaia di milioni di dollari.
Secondo un rapporto classificato "Official Use Only" che ha valutato i casi dal 2013, la Army field support brigade in Afghanistan, responsabile della spedizione del materiale fuori dal paese non avrebbe segnalato "in modo tempestivo" la scomparsa di 156.000 pezzi per un valore di 419,5 milioni dollari.
Si parla di attività di "supervisione lassista" e gli elementi che devono essere recuperati sarebbero "migliaia di pezzi di attrezzature altamente sensibili, compresi dispositivi per la crittografia, radio ed armi".
Il Pentagono ha stimato di spendere 7 miliardi di dollari per il ritiro e la ridistribuzione del materiale presente in Afghanistan. Solo l'esercito ha nel paese hardware militare per 27 miliardi di dollari.
Al 30 settembre scorso risultavano attivi 35 siti, tra basi ed avamposti, in calo dagli 850 del 2012. Gli Stati Uniti prevedono di ridurre le forze a 9.800 unità entro il 1° gennaio dalle circa 19.650.
Una precedente ricerca aveva rilevato che tra il 2006 ed il 2010 l'esercito aveva già perso traccia di 174.247 pezzi d'equipaggiamento. Dopo la relazione il 23 per cento del materiale era stato ritrovato, smarrendo tuttavia 133.557 "oggetti" per un valore di 238,4 milioni di dollari.
Beati loro che se lo possono permettere.
Andrea Cucco
(foto: archivio US DoD)