04/02/2015 - A metà dello scorso mese, il presidente colombiano Juan Manuel Santos ha dato il via ai negoziati, per i colloqui di pace in corso, con il gruppo di ribelli Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC), per discutere di un cessate il fuoco bilaterale e definitivo.
Santos, infatti, ha costantemente affermato che una riduzione delle operazioni militari contro le FARC, sarebbe avvenuta solo in caso di un accordo finale raggiunto, e le stesse FARC, emettendo un loro comunicato hanno dichiarato di conseguenza, la loro disponibilità a discutere le trattative.
E’ dal 20 dicembre del 2014, infatti, che ha avuto inizio un “cessate fuoco” unilaterale da parte di quest’ ultime, che è stato in gran parte rispettato.
Un “accordo generale” , per porre fine al conflitto e dar vita alla costruzione di una pace stabile e duratura, fu siglato già nel 2012 a La Habana, Cuba.
A queste trattative parteciparono, il governo della Repubblica di Cuba e il governo della Norvegia come garanti e con il sostegno del governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela, con la decisione comune di porre fine al conflitto, come condizione essenziale per la costruzione di una pace stabile e duratura riconoscendo che:
- costruire la pace è una questione che riguarda la società nel suo complesso, che richiede la partecipazione di tutti, senza distinzione;
- il rispetto dei diritti umani è un obiettivo da promuovere;
- lo sviluppo economico assieme alla giustizia sociale e all'armonia con l'ambiente, è una garanzia di pace e di progresso;
- lo sviluppo sociale con equità e il benessere, che ha permesso di far crescere il paese;
- una Colombia in pace e sovrana avrà un ruolo attivo nella pace e nello sviluppo regionale e globale;
- è importante espandere la democrazia come condizione per forti fondamenta della pace
(ndr, Acuerdo General para la terminación del conflicto y la construcción de una paz estable y duradera)
Va ricordato, in questo processo di pace per il Paese il ruolo dell'Europa che, anche se geograficamente lontana, è vicina nel sostegno e la promozione della cooperazione.
Santos, che la scorsa settimana era a Parigi in visita ufficiale, ha detto in una breve dichiarazione alla stampa che la Gendarmerie francese, ad esempio, risulta essere un modello per la Colombia.
Il presidente, parlando dalla residenza dell’ambasciatore colombiano a Parigi, ha ringraziato la Francia che ha sostenuto il processo di pace e per le iniziative prese al riguardo dalla comunità europea.
Ricordiamo che la Colombia è in procinto di aderire all'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE).
Maria Grazia Labellarte
Fonti: www.janes.com, www.fuerzasmilitares.org, Acuerdo General para la terminación del conflicto y la construcción de una paz estable y duradera
(foto: presidenza colombiana)