16/03/2015 - L'esercito americano, poche ore fa, ha colpito diciassette obiettivi diversi collegati ad un oscuro e pericolosissimo gruppo affiliato ad Al-Qaeda in Siria, conosciuto con il nome di Khorasan.

I raid sono stati condotti per interrompere la capacità del gruppo di tracciare gli attacchi dell’aviazione occidentale. Bisogna capire, però, quanto davvero siano stati efficaci, dimostrando ancora una volta e se mai ce ne fosse bisogno, quanto sia difficile sviluppare un quadro chiaro su ciò che realmente sta accadendo in Siria.

Per alcune agenzie del governo americano, gli attacchi aerei hanno costretto i militanti a nascondersi e limitare al minimo l’utilizzo di cellulari ed email.

La CIA e le altre agenzie di intelligence, invece, rilevano che il gruppo rimane in grado di attaccare l'Occidente.

Il gruppo Khorasan, pubblicamente noto dallo scorso settembre, è composto da veterani provenienti dal Fronte Nusra, affiliato siriano di Al-Qaida che combatte contro il governo del presidente Bashar Assad. Ma il gruppo Khorasan si è dedicato esclusivamente all’Occidente, pianificando attacchi e sfruttando il know-how acquisito nella realizzazione di bombe non metalliche da collocare sugli aerei di linea, con il reclutamento di terroristi con passaporto occidentale.

Il gruppo Khorasan, a differenza dell’Isis, ha alcune caratteristiche fondamentali. E’ formato da pochi individui, ma sono tutte figure di alto profilo.

Sarebbe corretto affermare che ogni elemento del gruppo Khorasan è altamente addestrato e preparato: sono terroristi scelti.

Da mesi, le navi da guerra degli Stati Uniti nel Golfo Persico e nel Mar Rosso continuano a martellare con missili Tomahawk obiettivi Khorasan. Gli attacchi sono stati autorizzati perché secondo i servizi segreti americani, il gruppo “è prossimo a compiere un attacco in Europa o negli States”.

Secondo il direttore dell’FBI James Comey, nonostante i raid "le capacità del gruppo sono rimaste intatte e la minaccia resta altissima".

L'esercito statunitense ha confermato almeno sette attacchi aerei contro il gruppo terroristico. Nel raid dell'otto marzo scorso, i bombardieri americani hanno colpito "una grande unità tattica, distrutto quattro edifici e tre tende. Non è chiaro se i leader del gruppo siano stati uccisi negli attacchi. Nonostante l’eliminazione di alcune figure importanti del gruppo Khorasan, l’organizzazione manterrà l'intenzione di continuare a complottare contro gli interessi occidentali a meno che non sia completamente distrutta".

Finché molte delle figure chiave Khorasan rimarranno in vita, quindi, la minaccia resterà intatta perché i miliziani sono stati inviati in Siria con lo specifico ed unico obiettivo di attaccare Stati Uniti ed Europa.

I funzionari degli Stati Uniti, intanto, ritengono che un importante membro del gruppo, David Drugeon, sia sopravvissuto ad un raid aereo (organizzato per eliminarlo) avvenuto lo scorso novembre. Drugeon, di origine francesi, è un esperto in esplosivo con un passato, mai confermato, nella DRM (intelligence militare, ndr) francese. La figura di Drugeon è da considerare alla stregua di quella del terrorista Ibrahim Al-Asiri, esperto in esplosivo del ramo yemenita di Al-Qaeda nella Penisola arabica.

Drugeon, convertito all'Islam a 24 anni, ha combattuto tre anni in Afghanistan ed in Pakistan prima di arrivare in Siria alla fine del 2012 o all'inizio del 2013.

Alcuni esperti ritengono che il gruppo sia guidato da Muhsin al-Fadhli, un kuwaitiano “target” degli Stati Uniti. Nonostante alcuni raid missilistici lanciati per eliminarlo, i servizi segreti americani non sono mai stati certi della sua eliminazione.

Franco Iacch

(foto: US DoD, web)