17/03/2015 - I nazisti hanno lanciato missili contro i propri civili per testare l'effetto delle nuove armi sviluppate durante la guerra. E' quanto emerge da un nuovo ed inedito documento in vendita presso la casa d'asta Chiswick, nel Regno Unito.
I documenti contengono le relazioni finali sui test effettuati sui missili V2, le procedure sperimentate ed i danni procurati dai vettori lanciati contro i centri abitati tedeschi.
Le valutazioni sono state eseguite dalle SS che, successivamente, si recavano nelle città colpite per valutare i danni.
Il missile V2 è stato il precursore dei vettori balistici a lungo raggio e una delle più importanti innovazioni tecnologiche della Seconda Guerra Mondiale. I tedeschi hanno lanciato V2 su bersagli alleati, tra cui Londra, a partire dall'autunno del 1944 uccidendo circa 9.000 persone.
Uno dei problemi principali del missile V2 è stato il suo sistema di guida. I rapporti dimostrano le difficoltà riscontrate nei test iniziali e le continue perdite di controllo del vettore.
Anche se il razzo era in funzione dal settembre del 1944, i test continuarono fino al febbraio del 1945.
Le SS hanno bruciato tutti i documenti relativi alle V2 alla fine della guerra.
Sono stati oltre 1.500 gli scienziati coinvolti nei progetti Wunderwaffen, come ad esempio Wernher von Braun, pioniere della missilistica moderna.
L'operazione Paperclip, il reclutamento degli scienziati nazisti ad opera dell'Office of Strategic Services, ha poi consentito agli Stati Uniti di sfruttare il know-how tecnologico acquisito per contribuire ai progetti della NASA, culminati con gli sbarchi lunari.
Franco Iacch