18/06/2015 - Non un solo F-35 è stato abbattuto durante l’ultima Green Flag che ha avuto l’obiettivo di testare la prontezza operativa in un’ipotetica situazione di crisi. E’ quanto comunicano in una nota dal 549° Combat Training Squadron con sede a Nellis, nel Nevada.
Il dato più rilevante è che per la prima volta, nel medesimo contesto operativo hanno operato svariate piattaforme, ma soltanto l’F-35 non è mai stato abbattuto dalle forze ostili.
Emerge che gli squadroni di A-10 e F-16 schierati hanno subito un certo numero di perdite. Gli F-35, nelle stesse condizioni operative “e senza alcun trattamento di riguardo”, non sono mai stati inquadrati dal nemico.
L’ultima Green Flag si è svolta ieri nei cieli meridionali del Nevada e ha implementato missioni ‘Cas’ e veri e propri ‘duelli’ in dogfight. E’ un’esercitazione congiunta avanzata e realistica, gestita dall’US Air Force Warfare Center e dalla Nellis Air Force Base attraverso il 549° Combat Training Squadron.
Quella di Nellis è una delle maggiori scuole avanzate di combattimento per piloti da caccia americani e stranieri (ogni anno si svolge anche la Red Flag che coinvolge svariati paesi della Nato).
L’obiettivo dell’esercitazione è quello di progettare, controllare ed eseguire il coinvolgimento della componente aerea in un ipotetico conflitto, garantendo il massimo livello di integrazione tra i quattro rami delle forze armate.
Caratteristica principale della Green Flag è l’Individual Combat Aircrew Display System. ICADS è il più sofisticato sistema di tracciamento al mondo e consente ai comandanti di monitorare l'attività in tempo reale.
Sono circa 75 mila, ogni anno, i militari coinvolti nelle Green Flag. Complessivamente, tutti i velivoli coinvolti raggiungono le seimila ore di volo per tremila sortite effettuate e 700.000 tonnellate di equipaggiamento bellico lanciato.
Il nostro obiettivo non era quello di pubblicizzare l’F-35 – concludono dal Combat Training Squadron – ma di mettere in crisi piloti e sistemi ed abbatterli. Ebbene, non ci siamo riusciti.
Franco Iacch
(foto: US Air Force)