22/06/2015 - La stampa russa è su di giri per alcune considerazioni esternate sul sito specializzato americano Real Clear Defense, con sede a Chicago, sul futuro dei caccia russi, ritenuti alla stregua di quelli americani.

Lo spunto è l’accordo, ritenuto ormai imminente, tra Russia e India per lo sviluppo congiunto e la produzione di un caccia di quinta generazione “con caratteristiche alla pari della controparte americana, l’F-35 Lightning II”. Quel caccia di quinta generazione, altro non è che il T-50 russo.

L’India sarebbe pronta ad acquistare il nuovo caccia di quinta generazione russo, a causa dello stallo venutosi a creare con la Francia nella fornitura dei caccia Rafale. Nel 2012, la francese Dassault Aviation aveva vinto una gara per la fornitura di 126 caccia da combattimento Rafale ma pochi mesi fa, il Ministero della Difesa indiano ha definito l'accordo da dieci miliardi di dollari troppo costoso. Ad oggi, l’unico contratto siglato con Parigi risale allo scorso aprile per la fornitura di 36 Rafale.

Per sostituire i Rafale (foto a destra), l’India ha valutato anche la possibilità di acquistare gli affidabili e meno costosi Su-30s, sempre di progettazione russa.

L’India fa gola a molti ed il perché è facilmente intuibile. E’ un paese con disponibilità economica e fa affari con il miglior offerente (Italia compresa). La Bhāratīya Vāyu Senā o Indian Air Force ha avviato un intenso programma di ammodernamento e punta, entro il 2027, a disporre di 42-44 squadriglie di caccia.

Ufficialmente la IAF ha attualmente 34 squadriglie, anche se i rapporti parlamentari indicano che soltanto 25 di esse sono realmente operative. 14 squadriglie sono formate da vecchi caccia di fabbricazione sovietica, MiG-21 e MiG-27, velivoli che saranno messo in disarmo entro il 2025. In questo contesto, si ritrovano tutti i più grandi produttori aeronautici, pronti ad offrire “un aiuto all’amico indiano”. Sappiamo che Nuova Delhi non ha mai negato un possibile accordo con Mosca per i T-50 e per la futura versione biposto derivata dal Pak-Fa, con inizia delle consegne fissate al 2018.

Il Sukhoi T-50, del programma Pak-Fa, si è alzato in volo per la prima volta il 29 gennaio del 2010 (privo, però, di parte dell’avionica come il radar ed i sistemi di gestione degli armamenti). Secondo le stime russe i Pak-Fa saranno costruiti in un numero compreso tra 800 e 1000 esemplari, esportazioni comprese (solo i russi sperano di metterne in linea almeno 450).

Il programma FGFA (Fifth Generation Fighter Aircraft), nome in codice Progetto 79L, del Ministero della Difesa indiano, prese vita il 20 ottobre del 2007. Il contratto di collaborazione preliminare di progettazione è stato siglato nel dicembre del 2010 con un impegno di 295 milioni di dollari per finalizzare la configurazione base del velivolo. Lo sforzo ha coinvolto la russa United Aircraft Corp (UAC) e la India Hindustan Aeronautics Ltd (HAL) La fase preliminare di progettazione si è conclusa nel 2013 ed i due paesi stanno adesso discutendo gli elementi strutturali del futuro piano di investimento.

E dire che fino a poco tempo fa, Russia ed India si sono ritrovati estremamente distanti tra di loro, causa decisione, nel 2012, di ridurre l’acquisto dell’FGFA. Nuova Delhi, causa tagli al bilancio, comunicò a Mosca che avrebbe acquistato 127 caccia rispetto ai 214 inizialmente previsti.

“Altre preoccupazioni, come la lentezza dello sviluppo del velivolo, la riluttanza da parte dei russi di condividere informazioni classificate ed il desiderio di una versione biposto rispetto alla monoposto offerta, inasprirono ancora di più i rapporti tra russi ed indiani. L’India, infine, avrebbe dovuto garantire metà dell’investimento complessivo per lo sviluppo del progetto, ma avrebbe avuto una ricaduta del solo 15% sulla forza lavoro in patria”.

Questi punti sono stati appianati nel corso degli ultimi mesi. In India si concentrerà il 40% della manodopera, mentre i russi hanno garantito consegne a tre anni dalla sigla del contratto (rispetto agli otto inizialmente previsti). I russi si sono dimostrati estremamente flessibili, dando massima disponibilità nello sviluppo finale del biposto T-50 che implementa 40 modifiche rispetto al progetto russo.

L’India, di riflesso, ha messo sulla bilancia un acquisto di 154 FGFA, così come la garanzia di alleviare lo sforzo economico russo per il PAK-FA.

L’accordo è ritenuto imminente. L'India è il più grande partner commerciale della Russia nel settore della Difesa.

Nel 2014, l’India ha stanziato per la spesa militare 45 miliardi di dollari.

Franco Iacch

(foto: web / Armée de l’Air)