18/03/2014 - L'accordo da 1,6 miliardi di euro per la fornitura di due navi da guerra classe Mistral per la Marina russa potrebbe anche saltare.

E' quanto ha affermato il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius in un'intervista rilasciata all'emittente TF1 e ripresa da tutti i network russi. Fabius ha negato la legittimità del referendum di domenica scorsa ed ha invitato Mosca ad adottare misure urgenti per evitare “inutili e pericolose escalation" in Ucraina.

E' anche vero, ha aggiunto Fabius, che la perdita del contratto con Mosca potrebbe influire negativamente sull'economia francese.

Il ministro degli Esteri ha spiegato ai giornalisti che tale mossa farebbe parte della "fase tre" delle sanzioni economiche nei confronti di Mosca. Ad oggi, ha concluso Fabius, siamo nella fase due.

Parigi ha anche invitato il Regno Unito a "fare qualcosa di equivalente con le attività degli oligarchi russi a Londra".

La Casa Bianca e l'Unione Europea hanno già annunciato sanzioni contro i leader separatisti in Crimea, modellando le misure restrittive sulle persone che hanno determinato l'attuale contesto in Ucraina. Bruxelles ha commissionato sanzioni per 21 persone (13 russi e 8 ucraini di Crimea) “poiché ritenute responsabili di azioni che hanno minato l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina”.
Tra i destinatari delle sanzioni che puntano a colpire l'economia di Mosca, l'ex presidente ucraino Viktor Yanukovich ed alcune figure chiave del governo russo come Vladislav Surkov, Sergey Glazyev e Leonid Slutsky.

Vladimir Putin, che ha già firmato il decreto che riconosce la Crimea come uno stato indipendente, ha formalmente informato il parlamento russo sulla richiesta di annessione del nuovo soggetto federale con lo status di repubblica. La città di Sebastopoli, che ospita un'importante base navale russa per la quale Mosca versava all'Ucraina poco meno di 100 milioni dollari l'anno in affitto, avrebbe uno status speciale all'interno della repubblica.

Intanto, emergono particolari agghiaccianti sul reale stato della forza militare ucraina. Il governo di Kiev ha richiesto agli Stati Uniti, ma sarebbe corretto dire supplicato, un aiuto militare.

Le Forze di difesa ucraine sono composte da carri armati obsoleti e da caccia, pochi dei quali in grado di alzarsi in volo. Kiev, potrebbe disporre a malapena di seimila uomini equipaggiati ed addestrati.

Sono comunque ore molto delicate.

Washington si farà trascinare in quello che a tutti gli effetti potrebbe tramutarsi in un nuovo Vietnam?

La fornitura di armi al governo ucraino sarebbe solo il primo passo che porterebbe inevitabilmente ad un dispiegamento di truppe su larga scala.

 

Anche il Canada ha disposto sanzioni ed il congelamento dei beni per i funzionari vicini al presidente Putin, tra cui il vice primo ministro Dmitry Rogozin ed il leader della Crimea pro-Mosca Sergei Aksyonov.

"Gli individui interessati sono responsabili di aver minato la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina e di facilitare l'azione militare russa contro il paese". E' quanto si legge in uno stralcio del comunicato diramato dal governo canadese. Il Canada ha anche aggiunto di aver sospeso la cooperazione militare con la Russia all'inizio di marzo.

 

Le portaelicotteri d'assalto anfibio classe ‘Mistral’

Secondo quanto prevede il contratto, il prossimo primo novembre, la Marina russa dovrebbe ricevere dalla Francia la sua prima portaelicotteri d'assalto anfibio classe ‘Mistral’.

La ‘Vladivostok’, in fase di costruzione presso il cantiere Dcns a Saint-Nazaire, è stata varata il 15 ottobre scorso. Russia e Francia hanno firmato nel 2011, un contratto di 1,6 miliardi dollari per due portaelicotteri classe Mistral.

Ogni classe ‘Mistral’ russa, trasporterà sedici elicotteri d’attacco Kamov Ka-52K, quattordici elicotteri da trasporto Ka-29, quattro navi d’assalto o settanta veicoli corazzati e 450 soldati. La seconda nave classe Mistral, il Sebastopoli, secondo contratto dovrebbe entrare a far parte della Flotta del Mar Nero entro il 2015.

Franco Iacch

(nella foto: una classe‘Mistral’ - fonte: Marine nationale)