17/05/2014 - Una folla inferocita dà l’assalto alla Kosovo Police. Alcuni terreni sono stati espropriati e l’indennizzo riconosciuto dalle autorità non è ritenuto equo dagli ex proprietari, che stanno protestando violentemente contro l’amministrazione pubblica.
Quello che è accaduto il 16 maggio a Camp Vrelo, vicino all’aeroporto di Pristina, non è realtà, ma una delle tanti situazioni che potrebbero verificarsi in un’area instabile nella quale, ormai, il “first responder” è la polizia kosovara.
Dopo che le forze Kfor hanno lasciato la responsabilità nella gestione delle situazioni di pericolo, sulla maggior parte del territorio, alla polizia locale, è questa la prima a dover intervenire in caso di disordini.
In supporto, qualora le forze non bastino, è chiamata a fare la sua parte la missione Eulex. Infine, ad aiutare i primi due soggetti che devono occuparsi della gestione della sicurezza, in caso di violenza crescente e ingestibile, è la Kfor a dare “i rinforzi”.
Per assicurare il giusto grado di preparazione e coordinamento tra le tre componenti che possono trovarsi ad agire insieme, si è tenuta, come accade ogni sei mesi nell’ambito della missione Kfor, l’esercitazione “Silver Saber” per il controllo della folla e dei disordini (crowd and riot control – CRC).
La simulazione è stata condotta da unità del battaglione di manovra della riserva tattica di Kfor, dalla MSU (multinational specialized unit), dai Multinational battle groups East e West, da Eulex e dalla Polizia kosovara, insieme ad assetti EOD (explosive ordinance disposal).
Gli scontri sono stati gestiti, durante l’operazione “Silver saber”, così come avviene nella realtà, anche con l’aiuto degli assetti UAV (unmanned aerial vehicle) capaci di controllare il territorio nelle situazioni di rischio.
Per la prima volta la simulazione ha avuto luogo a Camp Vrelo, base della polizia kosovara. Un segno, insieme a tanti altri, di come le forze Kfor abbiano saputo rendere sempre più indipendenti i responsabili locali della sicurezza, lasciando alla loro competenza il controllo di tanti siti un tempo presidiati dalle forze internazionali.
Le conoscenze e capacità acquisite tramite “Silver saber”, operazione durata dal 14 al 16 maggio con lezioni teoriche che hanno anticipato la parte pratica, potrebbero rivelarsi utili anche in vista delle prossime elezioni parlamentari dell’8 giugno.
La Kfor registra, però, un clima di stabilità che si spera possa essere conservato anche durante la prossima competizione elettorale.
I progressi compiuti dalla polizia kosovara nel controllo della sicurezza, grazie all’addestramento da parte della Kosovo Force, sono stati lodati dal generale Farina, comandante di Kfor, che è intervenuto a margine dell’operazione per spiegare lo stato della missione.
Daniela Lombardi