Da Siracusa a Baltimora... chi l'avrebbe mai detto!
Eppure è proprio così. Questo libro parla di una storia lunga duemilatrecento anni.
Parla della storia di un uomo, Archimede, della sua scienza, la matematica e la fisica, delle sue opere trasmesse fino ai nostri giorni da tanti uomini e di come, un gruppo di persone del nostro tempo sia riuscito a riportare alla luce parte dei testi di Archimede che si pensava fossero ormai scomparsi.
Questa storia si può far iniziare in un punto qualunque lungo questi ultimi 2.300 anni senza per questo perdere niente del suo fascino.
Gli autori del libro, Netz e Noel, hanno cominciato da un giovedì del 1998 (29 ottobre), presso la casa d'aste Christie's a New York, giorno in cui tra le tante cose vendute ve ne è una in particolare che un ignoto mister B si aggiudica alla favolosa (per noi comuni mortali!) cifra di 2.200.000 dollari. Si tratta di un palinsesto del 13° secolo d.C. terminato di scrivere dal presbitero Ioannes Myronas il 14 aprile 1229.
Devo ammettere la mia ignoranza, prima di leggere questo libro non sapevo cosa fosse di preciso un "palinsesto", non avevo neanche mai pensato che un codice in pergamena potesse essere riutilizzato e che ciò fosse di uso abbastanza comune in quanto la pergamena era una materia prima costosa.
Sta di fatto che l'oggetto pagato nel 1998 la bella cifra di 2.200.000 dollari altro non era che un palinsesto, ovvero un codice di preghiere scritte sopra pergamena riutilizzata, pergamena che precedentemente aveva custodito alcune parti delle opere più importanti di Archimede.
Netz e Noel, il primo docente di lettere classiche alla Stanford University e massimo esperto di matematica greca e delle opere di Archimede, il secondo direttore dello Special Collections Center e del Schoenberg Institute for Manuscript Studies della University of Pennsylvania, si alternano nel raccontare ognuno dal proprio punto di vista, la storia del recupero del codice.
Una storia avvincente in tutti i sensi che vede esperti di tutto il mondo, tra questi anche alcuni italiani, impegnati a recuperare i testi del grande matematico e che, nel corso della loro ricerca che prosegue ancor oggi, si sono dovuti ricrede sulle conoscenze matematiche di Archimede che ora può dirsi senza alcun dubbio un precursore del calcolo infinitesimale e del calcolo combinatorio, basi della nostra scienza matematica.
Un grazie agli autori e ai loro compagni di lavoro anche da parte mia per il merito di aver contribuito alla riscoperta di un così grande autore antico, Archimede!
Alessandro Rugolo