31/03/2014 - E’ in grado di rilevare un incendio su ogni tipo di nave, resistere ad una temperatura massima di 500 gradi e combattere le fiamme spalla a spalla con la controparte umana.

I ricercatori del Naval Research Laboratory hanno sviluppato SAFFiR, acronimo di Shipboard Autonomous Firefighting Robot, un robot umanoide in grado di interagire con i marinai e di monitorare lo stato delle navi, intervenendo in prima linea per spegnere gli incendi.

Il robot è in grado di compiere tutte le azioni di un vigile del fuoco umano.

SAFFiR può sollevare ed attivare le apparecchiature per la soppressione del fuoco, aprire un rubinetto dell’acqua, sollevare e gestire la manichetta antincendio per domare le fiamme.

I robot SAFFiR, secondo le intenzioni della Marina americana, ridurranno il rischio per gli esseri umani, vigilando sull’integrità delle navi in mare. Il robot è grado di camminare e cambiare direzione restando in equilibrio anche con mare grosso ed in tempesta, può aggirare gli ostacoli, chiudere ed aprire le paratie. Per vedere attraverso il fumo e rilevare le fonti di calore, SAFFiR è dotato di fotocamere ad infrarossi ed ultravioletti e un sensore di gas.

La piattaforma robotica, protetta da una speciale resina in grado di resistere fino a 500 gradi, è progettata per lavorare con gli esseri umani, comprendendo i gesti ed i comandi dei vigili del fuoco umani.

Saffir fa parte del programma “Damage Control for the 21st Century” o DC-21, che mira a migliorare, grazia alla nuova tecnologia, la capacità di individuare e risolvere le criticità a bordo dei battelli.

SAFFiR potrebbe presto essere affiancato da “microflyers” (micro-droni, ndr), in grado di mappare in 3-D in tempo reale, gli incendi e l’entità dei danni.

Franco Iacch

(Foto: U.S. Naval Research Laboratory)