23/06/2014 - Ieri mattina nella città di Mitrovica Sud, in corrispondenza del ponte Austerliz, da sempre considerato il simbolo della separazione delle due etnie maggioritarie in questa parte del Kosovo, le unità multinazionali di KFOR sono intervenute per ristabilire l’ordine e la calma.
Verso le ore 15.00 un foltissimo gruppo di facinorosi ha iniziato a lanciare oggetti contro le forze dell’ordine appartenenti alla Kosovo Police ed agli agenti di EULEX dislocate nelle vicinanze del luogo della manifestazione a tutela della incolumità dei cittadini che, numerosi erano accorsi per partecipare in maniera democratica e pacifica ad una manifestazione di protesta organizzata nella parte sud del capoluogo nelle vicinanze del ponte ‘Austerlitz’.
Nella mattinata prima dell’inizio dell’evento, le unità di KFOR con i carabinieri costantemente presenti ed in servizio sul ponte, sono state rinforzate con una ulteriore compagnia statunitense anch’essa equipaggiata con materiale anti-sommossa: l’unità veniva posizionata proprio al centro del ponte con lo scopo di evitare qualsiasi possibile scontro inter-etnico tra i cittadini del sud e del nord.
Nella stessa mattinata le unità dei carabinieri del reggimento MSU venivano preventivamente dislocate in forze nella parte nord del ponte per impedire qualsiasi attraversamento e per mantenere sotto controllo la situazione.
In rinforzo al già importante dispositivo sul terreno, è stata chiamata ad intervenire anche una ulteriore compagnia tedesca che, nella mattinata era stata già dislocata in maniera preventiva nelle vicinanze del luogo della manifestazione pronta ad intervenire e, azione durante, è stato schierato anche il battaglione di riserva a guida portoghese.
“In sintesi tutto è stato predisposto ed attuato per evitare che la manifestazione degenerasse in uno scontro inter-etnico” ha commentato il comandante di KFOR generale di divisione Salvatore Farina “Grazie alla preventiva pianificazione congiunta con la Kosovo Police ad i responsabili di EULEX, KFOR ha scongiurato l’escalation della violenza. Lo scontro tra le diverse etnie è stato evitato grazie al meticoloso lavoro di preparazione ed alla grande professionalità e capacità dimostrata da tutti gli operatori della sicurezza. In aggiunta mi sento di ringraziare in special modo le unità multinazionali di KFOR ed i carabinieri del Reggimento MSU in particolare, per essersi ‘fisicamente’ interposti per evitare il peggio. Come ho comunque già detto ieri alla vigilia di questa importante manifestazione nella quale la cittadinanza era chiamata ad esprimere democraticamente il proprio dissenso, ritengo che sia necessario considerare di risolvere le controversie in modo pacifico attraverso il dialogo, la discussione democratica e plurale, la negoziazione. KFOR, come dimostrato nei quindici anni della sua storia in Kosovo, agisce e continuerà sempre ad agire in maniera prudente, imparziale ma decisa se del caso. KFOR è un attore importante che continuerà a cooperare con tutte le Istituzioni garantendo un ambiente sicuro per tutti i cittadini ed, allo stesso tempo, continuerà a sostenere e promuovere il dialogo tra Pristina e Belgrado fondamentale per l’affermazione della pacifica convivenza”.
Fonte: Contingente italiano in Kosovo