12/02/2015 - L'ammiraglio Binelli Mantelli, che alla fine del corrente mese lascerà, al termine del suo mandato, l'incarico di capo di Stato Maggiore della Difesa, ha iniziato un giro di visite ai principali Contingenti nazionali schierati all'estero.
In occasione della sua prima tappa in Libano, il capo di SMD ha incontrato il suo omologo libanese, il generale Kawaghi, al quale ha confermato la volontà del nostro Paese a consolidare i già eccellenti rapporti di amicizia ed a continuare a fornire il proprio supporto al Paese dei cedri sia attraverso la significativa partecipazione alla missione UNIFIL, di cui l'Italia detiene da lungo tempo la leadership, sia attraverso la cooperazione bilaterale, orientata a favorire la crescita capacitiva delle forze armate libanesi. Il generale Jean Kawaghi ha sottolineato la determinante e lungimirante azione condotta dal personale militare italiano, a partire dal force commander di UNIFIL, il gen. d. Luciano Portolano, che anche in occasione della recente situazione di grave tensione lungo il confine israeliano-libanese ha contribuito alla rapida e pacifica soluzione della stessa, evitando una pericolosa escalation della tensione.
Rivolgendosi al personale militare italiano impegnato nella citata missione, il capo di SMD ha evidenziato "come le unità operative impegnate al di fuori del territorio nazionale rappresentino il meglio della Nazione e che la dedizione, la professionalità ed il senso di responsabilità degli uomini e delle donne con le stellette hanno contribuito concretamente al successo della missione, garantendo le attuali condizioni di stabilità e di sicurezza in Libano e, di riflesso, nell'intera Regione".
Lasciato il Libano, l'ammiraglio si è poi recato in Iraq, dove ha visitato il Contingente schierato ad Erbil.
Proprio ad Erbil, in queste settimane, i nostri militari stanno svolgendo specifiche attività addestrative (training su sistemi d'arma contro carri e neutralizzazione di ordigni improvvisati) e stanno mettendo a punto la partecipazione nazionale all'Operazione Inherent Resolve nel quadro dello sforzo militare che la Coalizione internazionale sta compiendo per sostenere il governo iracheno ed i Peshmerga curdi contro ISIL.
L'Italia infatti, oltre ad essere stata tra i primissimi Paesi ad avviare a livello bilaterale attività di sostegno al Governo curdo, attraverso l'invio di materiale umanitario e di armamento e lo svolgimento in Italia ed in Iraq di alcuni corsi addestrativi, ha già iniziato lo schieramento di un Centro di Addestramento finalizzato a coordinare, armonizzare e condurre attività di training a favore delle unità dei Peshmerga.
Rivolgendosi ai nostri militari già impegnati sul terreno, il capo di SMD ha voluto sottolineare l'importanza di tale Missione e la valenza del loro diuturno impegno, spronando loro a mettere la loro professionalità ed esperienza al servizio dei militari curdi e della Coalizione.
Parole di grande apprezzamento sono state rivolte all'ammiraglio Binelli Mantelli dal Ministro dei Peshmerga, Mustafa Sayid QADIR, che ha riconosciuto il ruolo attivo e di primo piano dell'Italia ed il lodevole slancio con cui le forze armate italiane sono intervenute al loro fianco, garantendo un supporto che si è da subito rivelato determinante per assicurare nell'intera area di Erbil migliori condizioni di stabilità e di sicurezza, creando nel contempo le premesse per lo sviluppo di ulteriori iniziative nel contrasto ad ISIL. Al riguardo, il capo di SMD ha confermato il supporto delle Forze Armate in termini di forniture di materiali di armamento e munizionamento e di attività addestrative.
Poche ore fa si è poi conclusa la visita ad Herat, nella Regione Ovest dell'Afghanistan, dove dal 1° gennaio scorso ha avuto inizio la Resolute Support Mission, la nuova operazione della NATO che, dopo la conclusione di ISAF, si è impegnata a sostenere l'addestramento delle forze afghane attraverso una missione non combat.
Al personale di tutte le forze armate e dei carabinieri presenti in Herat, il Capo di SMD ha ricordato gli straordinari risultati conseguiti dai Contingenti italiani in tutti questi anni e rimarcato l'importanza e la complessità dell'attuale fase di transizione e di contestuale redeployment che segnerà il definitivo passaggio di responsabilità alle autorità locali della sicurezza dell'intero Paese.
"La "Garibaldi"- ha evidenziato l'ammiraglio Binelli Mantelli rivolgendosi a tutto il personale del Contingente - ha dimostrato ancora una volta, in una terra sacra per l'Italia perché bagnata dal sangue dei nostri 54 Caduti, grande professionalità e lodevole concretezza, creando le migliori premesse sotto l'aspetto organizzativo ed operativo per il prosieguo della missione".
Fonte: SMD