14/07/2015 - Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni, è stato oggi a Naqoura nel Libano Meridionale in visita al Quartier Generale della missione UNIFIL.

Accompagnati dall’ambasciatore italiano a Beirut, Massimo Marotti, il ministro e la sua delegazione sono stati ricevuti dal generale di divisione Luciano Portolano, capo missione e comandante delle forze di UNIFIL che, nel corso di un incontro ristretto, ha illustrato al titolare della Farnesina gli aspetti più significativi della missione fornendo un aggiornamento sulla situazione operativa nel Libano del Sud. Nel descrivere i progressi raggiunti nell’attuazione della Risoluzione 1701, il generale Portolano ha voluto sottolineare come il periodo di sostanziale stabilità che sta interessando il Sud del Libano sia “il risultato della stretta cooperazione con le autorità governative e dello sforzo congiunto esercitato quotidianamente dalle Forze Armate Libanesi a fianco dei peacekepeers di UNIFIL nel controllo della area di operazioni terrestre segnatamente al monitoraggio della Blue Line e di quella marittima da parte della Maritime Task Force”.

Durante il colloquio sono stati inoltre discussi i principali temi connessi alla regione mediorientale, tra cui l’evoluzione della crisi siriana che negli ultimi mesi ha subito una forte accelerazione con inevitabili ripercussioni sulla sicurezza e sulla stabilità regionale e quindi sui relativi delicati equilibri geopolitici.

Confermando il ruolo dell’Italia a sostegno del processo di consolidamento della stabilita’ del Libano in sinergia con le istituzioni Libanesi e le Nazioni Unite, il ministro Gentiloni ha ribadito il proprio appoggio alla missione UNIFIL che, sotto la guida italiana, continua ad assolvere efficacemente la sua importante funzione di stabilizzazione, prevenendo l’acuirsi delle tensioni nella regione e favorendo il dialogo tra le parti.

La visita è stata anche l’occasione per il ministro e la sua delegazione di sorvolare in elicottero l’area di operazioni di UNIFIL lungo la Blue Line - linea armistiziale a cavallo tra il Libano e Israele, vero focus della piena implementazione della risoluzione 1701.

Prima di lasciare il Quartier Generale di UNIFIL, il ministro degli Esteri ha portato il proprio saluto e quello dell’esecutivo agli uomini e alle donne del contingente italiano che operano sia presso Naqoura sia nel “Settore Ovest” di UNIFIL attualmente a guida Brigata Aeromobile Friuli, con base a Shama, sotto il comando del generale di brigata Salvatore Cuoci.

Con quasi 1100 caschi blu l’Italia rappresenta il secondo Paese contributore, in termini di personale, alla missione UNIFIL costituita complessivamente da oltre 10000 militari, provenienti da 39 Nazioni, e da circa 1000 dipendenti civili.

Fonte: UNIFIL - PIO magg. Paolo Lafiosca