Giovedì - Durante le attività della guerra italo-turca, l’incrociatore Agordat (comandante, capitano di fregata Carlo Albamonte Siciliano) uscito da Cagliari, ferma nel Tirreno centrale, in acque internazionali, il piroscafo francese Manouba sospettato di trasportare un gruppo di ufficiali turchi fra cui noti organizzatori del contrabbando di guerra sotto le mentite spoglie di medici della Mezzaluna Rossa, 17 sedicenti infermieri e la somma di 250.000 lire in oro.

Gli ordini del comandante Albamonte erano di catturare quegli elementi turchi che non fossero risultati appartenere davvero alla Mezzaluna Rossa. Alla verifica italiana risulterà che erano a bordo del Manouba 29 passeggeri turchi, di cui solo 11 avevano un documento di identificazione della Mezzaluna Rossa. Il piroscafo francese sarà anch’esso condotto a Cagliari dove rimarrà fino al 20 quando i turchi saranno consegnati alle autorità italiane.

Gli episodi del Carthage e del Manouba che acuirono fortemente la crisi delle relazioni italo-francesi portarono l’Italia ad un pelo dalla guerra con la Francia. I casi saranno portati all’esame della Corte di arbitrato dell’Aja che sostanzialmente darà ragione all’Italia. In seguito, allo scopo di sdrammatizzare la situazione l’Italia rinuncerà praticamente al diritto di visita a bordo di navi francesi in alto mare.

[Il giorno 16 l’incrociatore Agordat (comandante, capitano di fregata Carlo Albamonte Siciliano) intercettava nel Tirreno centrale il piroscafo francese Carthage partito da Marsiglia con a bordo un velivolo e il suo pilota, Duval, con destinazione la Tripolitania. Dinanzi al rifiuto del comandante francese di consegnare l’aereo, il piroscafo viene scortato a Cagliari dove sarà trattenuto fino al 20 gennaio]

Fonte: Marina Militare