Sono eseguite nelle acque di Spezia da parte di Guglielmo Marconi prove con esito positivo di ricetrasmissione radiotelegrafica con la corazzata San Martino (comandante, capitano di vascello Enrico Zino) con collegamenti mantenuti fino 18.000 m.
Le prove che dureranno due giorni, e che non avevano avuto precedenti negli esperimenti condotti dallo stesso Marconi in Gran Bretagna, dimostrarono la possibilità, sino ad allora messa in dubbio, di ricezione delle onde hertziane anche nell’ambiente magnetico delle navi in ferro. Inoltre, sarà sulla base dei risultati conseguiti in queste prove che da parte di tutte le grandi Nazioni verrà avviata l’installazione, a bordo e a terra, dei primi apparati radiotelegrafici, con lo scopo di raccogliere tutti gli elementi utili a una loro applicazione nelle segnalazioni marittime. A seguito dei positivi risultati raggiunti, il ministero disporrà l’installazione di apparati radio sul Trinacria e sulle corazzate Sicilia e Sardegna principalmente per scopi sperimentali e di istruzione del personale e sarà inoltre provveduto alla realizzazione di stazioni radiotelegrafiche terrestri (le prime saranno quelle sulle isole Palmaria e Gorgona e a Livorno).
[Il primo esperimento radiotelegrafico terra-bordo in codice Morse era stato concluso positivamente il giorno 14 tra il trasmettitore (un’antenna di 25 metri) posizionato nel cantiere navale di San Bartolomeo ed il ricevitore a bordo del rimorchiatore N. 8.. Il collegamento è mantenuto fino ad una distanza di 12.700 m.]
Fonte: Marina Militare