Mercoledì - All’alba, in Mar Rosso, il cacciatorpediniere Granatiere (comandante, capitano di corvetta Roberto Petrelluzzi) riprende il tiro contro concentramenti di truppe lungo le coste dello Yemen e a seguito di ordini ricevuti dall’ariete torpediniere Calabria che opera nelle vicinanze, sposta il suo campo d’azione più a sud, nell’area dello stretto di Bab el Mandeb contro obiettivi costieri.
Martedì - E’ operante e reso regolamentare un nuovo tipo di lanciasiluri da 450 mm detto “a tenaglia”, di facile uso, di poco ingombro e peso, ma non brandeggiabile e con installazione solo a murata perché a sgancio laterale.
Sabato - Data la natura degli inchiostri dei nastri delle macchine da scrivere che non resistono all’azione del tempo e che si prestano ad essere troppo facilmente cancellati senza lasciare traccia della scrittura precedente un provvedimento ministeriale stabilisce che l’impiego di tale sistema di scrittura venga limitato alla sola corrispondenza ordinaria e a quegli atti d’ufficio che hanno solamente importanza relativa e temporanea.
Giovedì - E’ data esecuzione alla dichiarazione firmata al Cairo il 24 dicembre 1885 con la quale l’Italia aveva aderito alla Convenzione in data 4 agosto 1877 tra la Gran Bretagna e l’Egitto per la lotta alla tratta degli schiavi.
La Regia Marina, per attaccare le basi navali austriache nell'alto Adriatico, realizza nuovi mezzi: MAS, e mezzi d'assalto. Il MAS (Motoscafo Anti Sommergibile) é un unità leggera, veloce, equipaggiata con una mitragliera pesante, due siluri e bombe anti-sommergibile, che, per le sue ridotte dimensioni, può cogliere di sorpresa le navi avversarie e può effettuare azioni anche in acque ristrette.
Sabato - Il sottosegretario di Stato per la Marina ammiraglio di squadra Domenico Cavagnari istituisce presso il Comando Marina di Napoli la Direzione dello sport velico della Marina (Marivela) nominando direttore il Comandante in capo del dipartimento marittimo del basso Tirreno ammiraglio d’armata Ernesto Burzagli.
Venerdì - L’ariete torpediniere Dogali (comandante, capitano di fregata Francesco Preve) dislocato nell’Oceano Indiano, dopo avere imbarcato a Zanzibar il console Vincenzo Filonardi si porta ad Obbia (Migiurtinia) per intavolare trattative sulla possibilità di assicurare la protezione dell’Italia sul sultanato di Obbia, come richiesto dal sultano Jusuf Alì.
Sabato - Giunge a Spezia la nave ausiliaria Europa che il giorno 20 in arsenale sarà sottoposta, su progetto del capitano del Genio Navale pilota Alessandro Guidoni, a lavori di trasformazione in nave appoggio idrovolanti e sommergibili. L’urgenza di disporre in tempi brevi dell’unità fece sì che i lavori fossero completati in pochi mesi anche perché le caratteristiche costruttive del bastimento si prestavano abbastanza facilmente ad una rapida trasformazione.
Domenica - Entrano in servizio a Spezia le torpediniere N.1 (comandante, tenente di vascello Carlo Farina) e N.2 (comandante, tenente di vascello Luigi Armani). La N.1 costruita nel cantiere britannico Thornycroft di Chiswick (Londra) con completamento il 1° febbraio 1878, fu trasportata via mare a Spezia dove venne consegnata ai primi dell’anno; analogamente la N.2, costruita nel cantiere britannico Yarrow di Poplar (Londra) e trasportata a Spezia col piroscafo greco Ellen.
Mercoledì - Entra in servizio a Spezia al comando del tenente di vascello Tullio Bonamico il sommergibile Atropo, costruito nel cantiere Germania-Krupp di Kiel con impostazione sullo scalo nel marzo del 1911 e varo il 22 marzo 1912.
Affondamento nel Canale di Sicilia del cacciatorpediniere Saetta per l'esplosione di una mina. Il comandante, capitano di corvetta Enea Picchio, veterano delle scorte ai convogli, dopo aver fatto il possibile per mettere in salvo l'equipaggio scompare in mare con l'unità, meritandosi la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Venerdì - Parte da Montevideo, dove era di stazione, la corvetta a elica Magenta al comando del capitano di fregata Vittorio Arminjon per la campagna oceanica di gran lunga più importante che sia stata compiuta dalla Marina del nuovo Regno d’Italia nel primo decennio della sua costituzione.
Domenica - L’ariete torpediniere Etna (comandante, capitano di vascello Giovanni Giorello) giunto a Canea dove regna un continuo stato d’allarme, mette a terra una compagnia da sbarco per assicurare la protezione al consolato.
Domenica - Il tenente di vascello Castruccio Castracane degli Antelminelli e i sottotenenti di vascello Giulio Valli, Manfredo Gravina di Ramacca e Bruno Brivonesi sono destinati a frequentare (15 febbraio) il primo corso di pilotaggio di dirigibili alla Scuola dirigibilisti di Vigna di Valle in cui il tenente di vascello Guido Scelsi (uno di primi brevettati) svolge il compito di istruttore.
Domenica - Parte da Genova la fregata a elica Principe Umberto al comando del capitano di vascello Guglielmo Acton con 103 guardiamarina per una campagna di istruzione nell’America meridionale con scalo nei principali porti dei versanti atlantico e pacifico, da Rio de Janeiro a Callao, con due attraversamenti dello stretto di Magellano, i primi di una nave da guerra italiana.
Il passaggio dall’Oceano Pacifico all’Atlantico del violatore di blocco Orseolo, avvenuto il 25 gennaio 1942, non è la prima, né l’ultima, delle imprese di questo genere messe a segno dai marinai italiani durante il secondo conflitto mondiale.
Mercoledì - In Eritrea, durante la seconda campagna d’Africa, una colonna di rifornimenti e di rinforzo di 548 uomini dell’Esercito al comando del colonnello Tommaso De Cristoforis in marcia verso il presidio di Saati sottoposto ad assedio da 7000 abissini guidati da ras Alula, viene attaccata e dopo quattro ore di accanito combattimento anche all’arma bianca sterminata nella località di Dogali, circa 20 km ad occidente di Massaua.
Venerdì - Entra in servizio a Napoli al comando del capitano di fregata Francesco Grenet l’incrociatore Flavio Gioia, capoclasse di due unità.
Lunedì - L’incrociatore Calabria (comandante, capitano di fregata Oreste Poggi) proveniente da Beirut approda a Massaua entrando a far parte della Forza Navale del Mar Rosso.
L’unità per tutto il periodo del prossimi conflitto rimarrà in Mar Rosso a servizio della colonia, compiendo saltuariamente missioni lungo le coste della Somalia.
Domenica - La Squadra Permanente al comando del viceammiraglio Federico Martini con insegna sulla corazzata Principe Amedeo, composta da tre corazzate (Principe Amedeo, Ancona, Regina Maria Pia), due avvisi (Vedetta, Rapido) e dalla cannoniera Sebastiano Veniero, salpa da Napoli per Suda dove arriverà il 31 per prendere parte alla dimostrazione navale internazionale a seguito dei turbamenti nell’isola attinenti la complessa questione politica locale fra greci e turchi.