Giovedì - La Grande Guerra è vicina:
- La protezione della rete ferroviaria nazionale è affidata all’Autorità militare.
- Gli stabilimenti, le fabbriche, gli impianti, le officine, i depositi che interessano l’Esercito e la Marina sono posti sotto la vigilanza diretta dell’Autorità militare.
Martedì - Approda a Genova l’avviso a ruote di 1a classe Esploratore che in pari data entra in servizio.
Mercoledì - In considerazione dei molti naufragi con vittime che avvengono lungo le coste nazionali, il ministro Ferdinando Acton stabilisce una commissione di esperti guidata dal capitano di vascello Tommaso Bucchia con la partecipazione di militari e civili che esercitano professioni in campo marittimo, per studiare e proporre un’organizzazione costiera con mezzi idonei al salvataggio e al soccorso dei naufraghi.
Giovedì - E’ approvata la legge per l’istituzione di un’accademia navale a Livorno con l’autorizzazione di spesa di 600.000 lire per la bonifica e l’adattamento del lazzaretto di San Jacopo, dando facoltà al governo di alienare a beneficio dell’erario i fabbricati della Scuola di Marina di Napoli e di Genova.
Lunedì - L’incrociatore torpediniere Agordat al comando del capitano di fregata Carlo Albamonte-Siciliano lascia Taranto per Sebastopoli per trasportare in Patria la salma del tenente generale Alessandro La Marmora morto di colera a Balaklava (Crimea) il 7 giugno 1855.
Giovedì - È approvato il Regolamento per la divisa degli infermieri (successivamente con l’allegato 8 del regolamento del 1882 è riportato a colori), il cui distintivo di categoria è un caduceo sovrapposto al grado.
Domenica - Le unità della Squadra Permanente lasciano Gaeta per Messina per poi procedere per le acque del Levante dove la situazione politica e le varie interferenze internazionali avevano creato una pericolosa tensione (crisi politico-militari nei Paesi balcanici, attrito dell’Impero ottomano con le nazioni europee, disordini in Egitto) che richiedeva una presenza di bandiera significativa per la protezione delle locali comunità nazionali.
Mercoledì - Nella mattinata la 2a Squadriglia cacciatorpediniere (Nembo, Aquilone, Espero, capo squadriglia il capitano di fregata Ernesto Solari su Nembo) cui sono aggregati il Dardo e il Bersagliere, svolgono al largo di Brindisi la scorta d’onore al panfilo reale Hohenzollern che reca i Sovrani di Germania in visita ufficiale in Italia.
Lunedì - A Spezia con la partecipazione della nave scuola torpedinieri Castelfidardo alla fonda in rada, della ex nave ausiliaria Eridano (radiata), alla fonda diradata nella darsena del Varignano e l’incrociatore torpediniere Partenope in navigazione, hanno luogo i primi esperimenti di radiotelefonia con apparati ideati e messi a punto dal fisico statunitense Lee De Forest installati su ciascuna delle tre unità.
Giovedì - Lasciano Taranto per l’isola di Creta la corazzata Sardegna (comandante, capitano di vascello Enrico Nicastro) e l’ariete torpediniere Giovanni Bausan (comandante, capitano di vascello Arturo Rolla) che giungeranno a Suda il successivo 13.
Sabato - In base alle conclusioni raggiunte alla Conferenza Internazionale dell’Ora tenuta a Parigi nell’ottobre del 1912, è disposto che tutte le stazioni RT costiere in Mediterraneo regolino giornalmente l’ora secondo i segnali appositi emessi dall’Osservatorio di Parigi con trasmissione dalla torre Eiffel secondo le modalità riportate nell’Elenco dei Fari e Fanali dell’Istituto Idrografico della R. Marina di Genova.
Giovedì - Con il decisivo appoggio dell’ispettore generale del Genio Navale Benedetto Brin, è costituita la Società Alti Forni, Fonderie e Acciaierie di Terni (S.A.F.F.A.T.).
Domenica - Entra in servizio a Newcastle-on-Tyne (Gran Bretagna) l’ariete torpediniere (incrociatore protetto secondo la terminologia navale britannica) Giovanni Bausan posto al comando del capitano di vascello Tòmaso di Savoia, duca di Genova.
Domenica - La nave porta-idrovolanti Elba (comandante, capitano di fregata pilota Ludovico de Filippi) è trasferita da Taranto a Brindisi con la missione di impiegare i velivoli di dotazione in compiti di esplorazione aerea a favore dell’Armata Navale nel Basso Adriatico anche se la ridotta quantità di idrovolanti trasportabili rappresenterà uno dei limiti principali per un servizio continuativo e dunque efficace.
Giovedì - Giunge a Durazzo l’incrociatore corazzato Giuseppe Garibaldi (comandante, capitano di vascello Ugo Rombo) per rinforzare, con gli incrociatori Francesco Ferruccio e Varese già sul posto, la forza navale internazionale.
Mercoledì - La corazzata Francesco Morosini (comandante, capitano di vascello Gustavo Colonna) nave ammiraglia del comandante in capo della Squadra Permanente, viceammiraglio Raffaele Noce, nel corso della navigazione lungo la riviera ligure di ponente striscia con la chiglia sul banco di Santo Stefano riportando avarie non gravi che però consigliano il rientro a Spezia.
Sabato - Entra in servizio a Venezia la nave lanciasiluri Pietro Micca. Costruita nell’Arsenale di Venezia con impostazione sullo scalo nel 1875 e varo il 1° agosto 1876; del dislocamento di 574 t, fornita di una motrice alternativa a vapore della potenza di 571 hp alimentata da una caldaia a carbone, aveva una velocità di 17,5 nodi ed era armata soltanto di sei lanciasiluri da 356 mm.
Lunedì - L’incrociatore Calabria (comandante, capitano di fregata Carlo Spagna), nave stazionaria in Mar Rosso e nell’Oceano Indiano, lascia Mogadiscio per le Antille inviato dal ministero per dare protezione ai connazionali a seguito dei gravi torbidi politici seguiti alla guerra fra Messico e Stati Uniti.
Domenica - Alla nave da battaglia da 31.400 t, capoclasse di tre unità, in commessa al cantiere di Castellammare di Stabia è imposto il nome Francesco Caracciolo.
Giovedì - E’ costituita l’Armata di Operazione divisa in tre squadre (da battaglia, fregate corazzate; sussidiaria, fregate e corvette a elica; d’assedio, legni corazzati minori a vela) con una flottiglia di unità ausiliarie aggregate alla squadra da battaglia.