12/07/2015 - "La colonna della Direttissima" è la seconda edizione di una rievocazione con accasermamento e colonna di automezzi militari d'epoca dedicata alla Linea ferroviaria "Direttissima", cordone di collegamento tra Bologna e Firenze, che lo scorso anno ha compiuto ottanta anni dalla sua inaugurazione.
Il percorso della colonna parte dall'insediamento di Cà di Landino, villaggio degli operai minatori che hanno realizzato la "Grande Galleria dell'Appennino" detta appunto Direttissima, poi in seguito caserma dei tedeschi con depositi di munizioni e carburante ed infine caserma delle truppe sudafricane inquadrate nell'esercito inglese e quindi alleate con quelle americane. Il genio ferroviario militare inglese ha riattivato la linea ferroviaria subito dopo la chiusura delle ostilità della seconda guerra mondiale in quanto le truppe tedesche avevano distrutto con un carro ferroviario fatto a erpice gigante tutto il sedime ferroviario della vecchia linea in funzione.
L'odierna frazione di Cà di Landino si trova nel territorio comunale di Castiglione dei Pepoli (raggiungibile dall'uscita autostradale di Pian del Voglio sulla A1 detta "Autostrada del Sole"). Tutto il percorso della colonna si snoda attorno alla linea ferroviaria Direttissima nel punto di massimo combattimento della Linea Gotica quando le truppe alleate risalirono l'appennino fiorentino e liberarono la città di Bologna nell'aprile del 1945.
L'itinerario tocca il cimitero militare germanico del passo della Futa, il museo della seconda guerra mondiale di Bruscoli in comune di Firenzuola, il parco di Montesole con le trincee ricreate nel contesto della Scuola di Pace ed infine il museo Guidotti di Castiglione dei Pepoli inaugurato lo scorso anno con una sala espositiva interamente dedicata alle truppe sudafricane presenti su questo territorio dall'autunno del 1944 alla primavera del 1945.
Interessante rilevare che nel Palazzo dei Ferrovieri a Cà di Landino ha soggiornato anche il famoso giornalista Enzo Biagi quando era impegnato nell'attività partigiana.
L'iniziativa non ha scopo di lucro ed è aperta gratuitamente ai partecipanti con veicoli e uniformi militari dell'epoca, oltre ovviamente a tutti i visitatori e appassionati lungo il tragitto.
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