16/10/2014 - È iniziata lo scorso 13 Ottobre nei porti Spagnoli di Cartagena e Rota l’esercitazione Noble Justification che vede impegnato, tra gli altri, anche il secondo gruppo permanente della Nato di contromisure mine (SNMCMG2), attualmente al comando del capitano di vascello Giovanni Piegaja.
Composto dai cacciamine ESPS Duero (ESP), FGS Homburg (DEU), HMS Grimsby (UK), TCG Erdek (TUR) e dalla “Flagship” Aviere (ITA), il gruppo affronta una prima fase di attività schedulate, volte a favorire l’integrazione di forze provenienti dalle diverse nazioni dell’alleanza atlantica.
Coordinati dallo staff imbarcato su nave Aviere, i cacciamine si esercitano, in due fasi successive, nella bonifica delle acque antistanti i litorali della Murcia e dell’Andalusia, col presupposto di ridurre al minimo il rischio per il transito del traffico militare e mercantile in una zona ad alta intensità di minaccia di ordigni subacquei.
La seconda parte della Noble Justification è incentrata su una fase tattica a parti contrapposte.
Lo scenario simula una crisi bilaterale tra due Stati, di cui uno alleato, nella quale le forze appartenenti alla Nato Response Force (NRF) intervengono in funzione dell’art. 5 del Trattato, in prima battuta in modo da impedire un ulteriore escalation militare e garantire una cornice di sicurezza attorno alla zona contesa a protezione delle popolazioni e della sicurezza internazionale e, successivamente, con l’intensificarsi della crisi, per riportare sotto controllo l’area stessa.
Particolare attenzione è posta sul concetto di proporzionalità della reazione e sui potenziali sviluppi che la minaccia asimmetrica (terroristica) e la reazione a questa possono generare in una situazione del genere.
Alla Noble Justification partecipano assetti terrestri, marittimi, aerei e forze speciali di 15 nazioni NATO e di due nazioni partner (Svezia e Finlandia).
L’esercitazione terminerà con l’ingresso nel porto di Rota, previsto per il SNMCMG2 il giorno 24 ottobre, dove si terrà la fase di analisi post-operativa e la valutazione dei risultati ottenuti.
Fonte: Marina Militare