27/10/2014 - Durante l’operazione Mare Nostrum è stata rilevata una nuova strategia messa in atto dai trafficanti di essere umani, i cosiddetti scafisti, nel trasporto di migranti dalle coste dell’Africa all’Italia. Il 24 ottobre, un peschereccio ha dichiarato lo stato di avaria per attirare in soccorso una nave mercantile di passaggio in quel area.
Una volta trasbordati i migranti, il peschereccio si è dato alla fuga, riprendendo la rotta verso la costa africana.
A seguito della comunicazione del mercantile è stata allertata nave Euro della marina militare, in pattugliamento nelle aree assegnate all’operazione Mare Nostrum, che ha intercettato il peschereccio.
A questo punto, il natante in fuga, in accordo con le direttive della centrale operativa della marina militare e in stretto coordinamento con direzione distrettuale antimafia della procura della repubblica di Catania è stato fermato. Il “law enforcement” messo in atto dalla fregata, anche con l’impiego di warning shots, - colpi di avvertimento - con l’intento di fermare la fuga dell’imbarcazione ha portato alla cattura di sette presunti scafisti.
Il mercantile E. Maersk è giunto nella giornata di sabato nel porto di Catania dove ha sbarcato i 221 migranti soccorsi. Mentre, la fregata Euro arriverà nello stesso porto domani.
Da quando è iniziata l’operazione Mare Nostrum sono stati assicurati alla giustizia 364 scafisti.
Fonte: Marina Militare