03/02/2014 - Sguardi increduli hanno accompagnato i piccoli pazienti ed i rispettivi familiari nel momento di varcare la soglia della portaerei Cavour, Ammiraglia della Marina Militare italiana.
Indici puntati verso tutto ciò che per i piccoli ospiti è considerato una novità: un marinaio che coordina i giochi di gruppo, un volontario che gonfia palloncini colorati, medici ed infermieri civili e militari che cantano battendo le mani a ritmo di musica. Nessuno meglio di un bambino può raccontare tutto ciò: uno spensierato sorriso ed un sincero sguardo esprimono tutto il sentimento e la riconoscenza per l’amore ricevuto. Ad accoglierli gli uomini e donne del 30° Gruppo Navale.
In Mozambico, Operation Smile ha festeggiato il suo primo “approdo” aggiungendo un tassello al mosaico di oltre 60 Paesi del Mondo in cui la Fondazione opera sin dal 1982, anno della sua istituzione; una sinergia di vecchia data quella tra il personale medico della Marina Militare e volontario, che ha permesso di migliorare la qualità della vita di bambini ed adulti affetti da malformazioni, esiti di ustioni e traumi.
Ad assistere e coordinare le fasi pre/post operatorie è Maila Gatti, responsabile di Operation Smile Italia “In 24h solitamente i pazienti vengono dimessi, ma grazie alle disponibilità logistiche della Portaerei Cavour possiamo offrire loro l’opportunità di trattenersi a bordo garantendo alloggi confortevoli con colazione, pranzo, e cena a titolo totalmente gratuito”.
La fase post-operatoria proseguirà a terra con gli operatori della medesima Associazione affiancati dai locali studenti di medicina. Una squadra vincente, che a fine sosta è riuscita a portare a “casa” un grande risultato: 40 screening e 29 interventi per un totale di 82 screening e 64 operazioni dall’inizio della Missione Umanitaria. “Camminare in 2 è medicina” recita un proverbio mozambicano, e sarebbe il caso di aggiungere “navigare in 4 è solidarietà”.
Fonte: Marina Militare