23/01/2015 - Ieri il decano dei sommergibilisti, il comandante Mario Rossetto, ha tagliato l’invidiabile traguardo dei cento anni.

Mario Rossetto, nato a Sanremo il 22 gennaio 1915, ha attraversato due conflitti mondiali, vivendo in particolare il secondo da protagonista, a bordo dei sommergibili impegnati in prima linea nella base atlantica di BETASOM, prima come ufficiale in seconda sul sommergibile Tazzoli, agli ordini del leggendario Carlo Fecia di Cossato e poi come comandante del regio sommergibile Finzi.

Più giovane comandante di BETASOM, si rese presto protagonista di importanti azioni, supportando il sommergibile Da Vinci per l’affondamento di 17 navi per oltre 120.000 tonnellate, e “forzando” per primo lo stretto di Gibilterra il 13 giugno 1940.

In pieno conflitto, nel marzo del 1942, con il preciso lancio di 4 siluri affondò una nave britannica da 7000 t.

Esattamente l’anno successivo, il 28 marzo, avvistò e affondò con un siluro il piroscafo greco Granicos e, solo 24 ore dopo, affondò il piroscafo da carico britannico Castor.

Per le sue numerose azioni di guerra gli sono state conferite importanti decorazioni al valore.

Per l’occasione il comandante dei sommergibili, l’ammiraglio Dario Giacomini, ha inviato al Mario Rossetto una lettera di auguri, consegnata da un ambasciatore di eccezione, il comandante designato del sommergibile Pietro Venuti, il capitano di fregata Giuseppe Galeandro, terza unità della classe Todaro attualmente in costruzione presso gli stabilimenti di Fincantieri del Muggiano di La Spezia.

A uomini come il Mario Rossetto, che ha servito la Patria con entusiasmo e dedizione in momenti duri e densi di decisioni difficili e perigliose, va tutta l’ammirazione e la gratitudine per l’eredità di dignità, disciplina ed onore che la componente sommergibili è orgogliosa di raccogliere, ed è a uomini come lui che va molto del merito se essa è riconosciuta per i valori di lealtà, di coraggio, di dirittura morale e di onestà intellettuale.

Fonte: Marina Militare