03/05/2014 - Durante lo sbarco dei migranti di ieri mattina ad Augusta sono stati tratti in arresto quattro presunti scafisti due tunisini (padre e figlio), uno del Gambia e uno del Senegal.
Tutto questo è stato reso possibile grazie al lavoro del gruppo interforze anti immigrazione al comando del sostituto commissario ispettore Carlo Parini che fanno capo alla procura della Repubblica di Siracusa.
“Abbiamo lavorato tutta la notte – dichiara l’ispettore Parini – perché già da giovedì sera siamo stati imbarcati a bordo della nave San Giorgio che ha effettuato i recuperi a partire da giorno 28 aprile e fino alla mattina del 30 aprile, 9 diverse imbarcazioni: una barca in legno e otto gommoni.
L'attività è stata già fatta preventivamente a bordo da un ufficiale della Guardia Costiera con funzioni di polizia giudiziaria a bordo della nave. Con lo screening iniziale già da ieri sera abbiamo cercato di carpire quali fossero i responsabili delle imbarcazioni che sono sopraggiunte nel corso di questi tre giorni.
Siamo riusciti ad individuare due soggetti, padre e figlio, che hanno condotto l’imbarcazione in legno di circa 18 metri con a bordo 403 persone.
Per gli altri gommoni, con a bordo circa 100 ciascuno, abbiamo finora individuato un gambiano ed un senegalese. Sono in corso accertamenti e indagini per individuare gli altri conduttori degli altri gommoni.
In questa occasione ci siamo avvalsi della competenza e della professionalità dell’ufficiale di bordo, Pisano, che ha fatto lo screening iniziale.
Le barche sono partite da Zuara tra domenica e martedì. Per giungere a questo risultato ci siamo avvalsi dalle dichiarazioni di venti migranti. Abbiamo avuto molta collaborazione soprattutto dai siriani che erano a bordo della nave in legno. Gli altri, bene o male, collaborano tutti perché hanno la speranza di vivere in Europa”.
Salvatore Pappalardo